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Furto con “spaccata” da Ultimoda in Corso Italia a Catania. Confesercenti chiede presidio permanente del territorio

Di Carmela Marino |

Catania – A Catania continuano ad essere registrati i furti con “spaccata”, auto usate come testa d’ariete per infrangere vetrine, entrare nei negozi e rubare la merce. L’ultimo ,in ordine di tempo ad essere preso di mira, è stato “Ultimoda”, negozio di abbigliamento maschile in Corso Italia angolo via Martino Cilestri. Sull’ennesimo episodio delinquenziale in città interviene con una nota Confesercenti:

«Un altro fatto preoccupante che denota una volta di più quanto gli esercizi commerciali siano facili bersaglio dei malviventi ed esposti al rischio di furti e rapine. La situazione impone senza più alcun rimando un presidio del territorio 24 ore su 24, oltre all’adeguamento dell’organico delle forze dell’ordine . Da troppo tempo ormai la categoria degli esercenti  – sostiene il Direttore di Confesercenti Catania Salvo Politino – risulta essere tra quelle più esposte al rischio di “spaccate“,rapine, furti e nella peggiore delle ipotesi a dover fare i conti con aggressioni e pestaggi violenti. Situazione che costringe gli operatori ad esercitare la loro attività in una condizione di sicurezza piuttosto precaria, nonostante l’impegno profuso dalle Forze dell’Ordine».

Impegno che però secondo Confesercenti è vanificato in buona parte dalla mancanza di un organico di agenti adeguato alle reali esigenze del territorio catanese: «Per il modo in cui è evoluta purtroppo la situazione, torniamo a ribadire che occorrerebbe un presidio del territorio 24 ore su 24 da parte delle Forze dell’Ordine. Esigenza di tutti, commercianti e cittadini che implica quindi un incremento dell’organico di Polizia e Carabinieri finalizzato ad azioni preventive e concrete contro la criminalità, a partire da un monitoraggio del territorio costante e continuo».

Dopo l’installazione di sistemi di allarme e videosorveglianza, ancora furti. «Cosa deve fare in più un esercente per tutelare e proteggere la propria attività lavorativa? – chiede Salvo Politino -, dopo quello che è successo nei giorni scorsi. Ci sorprendono le segnalazioni pervenute da diverse aziende, sulle sanzioni che sono state levate alle stesse, in presenza di impianti di videosorveglianza per violazione della privacy dei dipendenti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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