CATANIA – Normalmente cucina coda alla vaccinara, carbonara, amatriciana… Poi ha un laboratorio di sushi che anno dopo anno sta diventando più “local” che mai. Marco Marinetti, non è un cuoco né uno chef, è – per sua stessa definizione – un “cuciniere per diletto” che preserva le ricette della tradizione, la sua, romano-abruzzese e quella siciliana, la terra che l’ha accolto 16 anni fa.   

Adesso, il suo laboratorio continua l’attività consegnando nigiri e sashimi a domilicio, ma a lui sembra troppo poco in un momento come questo. Così ha lanciato l’idea di preparare nella cucina del laboratorio anche piatti per chi ha bisogno, contribuendo all’iniziativa promossa dal Comune, “Catania aiuta Catania”. 

«Mi sono già messo in contatto con il Comune e attendo una risposta. Certo, non faremmo sushi, ma magari riso con la salsa e altri piatti che potrebbero servire in questo momento per tanta gente. Non so tecnicamente come potrebbe avvenire l’eventuale distribuzione (penso alla Croce Rossa) ma mi piacerebbe far sapere che noi ci siamo e che altri cuochi, chef, cucinieri, che hanno le loro cucine ancora aperte, partecipassero a questa idea».

«Ci siamo resi conto che se non ci aiutiamo da soli non lo fa nessuno. In tutti questi anni chi fa ristorazione a Catania ha goduto di una serie di benefici, credo che sia giusto restituire indietro qualcosa, mi sembra il minimo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA