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Zero ricoveri negli ospedali catanesi e «il virus sta perdendo aggressività»

Di Giuseppe Bonaccorsi |

CATANIA – Una domenica da ricordare nella lotta al Covid a Catania e provincia. Una domenica che può segnare l’avvio di quel periodo virtuoso che potrebbe portarci fuori dal tunnel. La luce si vede, lo dicono da alcuni giorni i massimi esperti di questa epidemia, gli infettivologi Bruno Cacopardo (Garibaldi), Carmelo Iacobello (Cannizzaro), Arturo Montineri (S. Marco) e Salvatore Bonfante (del Gravina di Caltagirone). E ieri è stato segnato un primo traguardo positivo. In tutti e quattro i reparti di Malattie infettive della provincia non è stato registrato alcun ricovero. Addirittura al Policlinico non ci sono ricoveri da 48 ore. C’è soltanto un caso sospetto con un tampone negativo, ma che deve essere ripetuto perché i sintomi ci sono e quindi rimane sotto osservazione.

Gli esperti, comunque, dicono di non abbassare la guardia e propendono per un andamento lento dell’epidemia. A intermittenza: ieri zero casi, oggi forse qualcuno, poi un altro giorno senza…

Insomma si procederà così ancora per altro tempo, ma si passerà da una pandemia a una endemia, cioè a un periodo caratterizzato da focolai che bisogna spegnere immediatamente. E allora bisogna intervenire sul territorio. E proprio oggi all’Asp si terrà un tavolo tecnico in cui verranno fissati i parametri e saranno avviate le Usca (Unità speciali continuità assistenziale). Verrà anche indicato un responsabile di questi organismi che avranno il compito di andare a monitorare direttamente a casa gli oltre 300 pazienti che sono ancora in isolamento e necessitano di assistenza e di cure preventive per evitare che il loro stato di salute si aggravi. Al funzionamento delle Usca collaboreranno anche i medici di famiglia che avranno il compito di segnalare all’Asp e alle Usca i pazienti sospetti da seguire in casa. Sarà questa la chiave di svolta della lotta al virus, per evitare che il contagio si propaghi soprattutto tra le mura domestiche e soprattutto nelle case di riposo e le rsa, vero fronte fragile del dilagare del virus.

Intanto si comincia a cantare vittoria – seppure in sordina – in ambienti medici. Ieri a un medico di un pronto soccorso è scappato un commento… «da giorni assistiamo all’arrivo di pazienti sospetti, ma con sintomi meno aggressivi, come se l’agente patogeno abbia perso la sua virulenza… Non si tratta di pazienti già trattati con i farmaci specifici, ma spesso senza aver fatto alcuna profilassi. Sino a una decina di giorni fa arrivavano casi gravi, talvolta da intubare. Adesso invece arrivano casi Covid ma senza grandi problematiche. Ne ho parlato con alcuni colleghi infettivologi e anche loro cominciano a sospettare che possa esserci una perdita di patogenicità visto che il virus è un saprofita che vive nel corpo di un altro essere vivente e quindi si adegua per non morire con lui».

La pensa per certi versi allo stesso modo anche il dott. Pino Liberti, infettivologo del Cannizzaro, ma oggi responsabile all’Asp del team che monitora e controlla le case di riposo e le rsa: «Registriamo una diminuzione di ricoveri e i casi di nuovi positivi non vengono scoperti perché c’è una sintomatologia in atto ma solo perché hanno avuto contatti in precedenza con altre persone positive. Questo potrebbe significare che il virus è meno virulento. In ogni epidemia d’un tratto l’agente perde molta della sua aggressività…».

Sullo screening sierologico, invece, si dice che prima della apertura, seppure graduale, sarebbe utile un esame epidemiologico diffuso attraverso le analisi di IgG e IGM. Ancora, però, non si capisce quando nella nostra città si partirà. C’è chi dice per fine mese, quindi solo a pochi giorni dalla fine della cosiddetta quarantena. E poi c’è un dubbio che circola tra i cittadini: oltre alle categorie già indicate queste analisi le potranno fare tutti? E se è sì perché ancora nessuno lo dice?

Sul fronte dell’apertura avanti pieno e con prudenza. Lo dice anche il prof. Cacopardo, esperto e componente del comitato scientifico regionale… «Aspettiamo la riapertura prima di cantare vittoria. Comunque si è fatto un buon lavoro e anche alla fine del countdown tutto sarà ben fatto…».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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