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«Signore, illumina i politici perché annullino la Ztl»

Di Felice Saporita |

Acireale (Catania) – Ad Acireale ora si prega anche in chiesa affinché cessi il “grande disagio” della “Zona a traffico limitato” 24 ore su 24 in via Romeo, via Lancaster e piazza Lionardo Vigo. Nella basilica dei Santi Pietro e Paolo, durante la Messa, si è infatti implorato il Signore «affinché illumini i pubblici amministratori a interrompere il divieto assoluto di transito per i veicoli» nelle citate vie. Il rettore della basilica, don Salvatore Scalia, si è accorto infatti della diminuzione di fedeli, specie anziani, alle sacre funzioni, perché questi venivano accompagnati in auto dai familiari, cosa ora impossibile. Molto critico, don Scalia non sa capacitarsi dell’insistenza da parte dell’amministrazione.

In effetti cresce il malumore del quartiere Suffragio, in quanto resta inspiegabile la Ztl assoluta, che impedisce il traffico nelle vie Romeo alta, Lancaster e in piazza Vigo: un percorso che non presenta alcuna particolarità turistico-ambientale. Si ostacola, invece, il lavoro a un’autofficina, due studi professionali, una sala da barba, un panificio, un’agenzia di viaggi e un’altra immobiliare, un B&B, un Caf, un negozio di abbigliamento, con i residenti imbottigliati senza scampo. Un bar ha già chiuso, un altro è in bilico.

D’accordo con don Scalia anche padre Salvatore Alberti, parroco di Santa Maria del Suffragio, che ha a cuore la sorte dei residenti e dei lavoratori. Buona parte dei residenti del quartiere, infatti, è costretto a fare lunghi e pericolosi slalom in stradine strettissime, affrontando incroci e curve da brivido, spesso bloccati da auto in sosta e dove i pedoni corrono gravi rischi per “affacciarsi” su via Vittorio Emanuele, nella zona sud della città, per impellenti necessità.

Anche se nel periodo estivo poteva essere tollerabile – si dice in città – nelle ore serali il divieto nella zona, per consentire agli esercizi di ristorazione di apparecchiare sulla strada, col periodo invernale cade anche questa ipotesi.

E c’è chi annuncia, in merito alla spinosa situazione venutasi a creare, di una manifestazione di protesta, di un esposto al prefetto, di un ricorso al Tar. La speranza dei residenti e di tanti cittadini “toccati” da un provvedimento che ritengono ingiusto, è che l’amministrazione comunale si convinca a tornare sui propri passi.

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