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Tech Servizi, ecco la terna dei commissari dopo la conferma dell’interdittiva antimafia

Di Fabio Russello |

Saranno l’avv. Maria Nicotra, il dr. Angelo Bonomo e l’Ing. Antonio Castiglione a gestire i contratti – aventi per oggetto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti – che la Tech. Servizi s.r.l. intrattiene con quelle pubbliche amministrazioni che hanno comunicato alla Prefettura di Siracusa la necessità di attivazione delle misure di straordinaria e temporanea gestione dell’appalto, dopo che il T.A.R. Catania ha rigettato l’istanza di sospensione dell’interdittiva antimafia adottata dal Prefetto di Siracusa il 17 febbraio 2020.

Uno strumento, quello dell’art. 32, che – rimarca in una nota la Prefettura – il legislatore ha introdotto per la tutela di diritti fondamentali, la salvaguardia dei livelli occupazionali o l’integrità dei bilanci pubblici, qualora venissero pregiudicati dall’immediata estromissione dell’operatore economico interdetto, che ha perso la necessaria fiducia delle istituzioni per l’accesso alla contrattazione pubblica.

Nello specifico, fermo e impregiudicato il diritto alla difesa della Tech. Servizi s.r.l., gli amministratori straordinari gestiranno per 18 mesi i contratti indifferibili stipulati con la stessa ditta dai Comuni di Altofonte, Ispica, Lercara Friddi, Riposto, Scicli, Villabate, da Messina Servizi Bene Comune S.p.A. e RAP-Risorse Ambiente Palermo.Prendiamo atto della nota della Prefettura di Siracusa con cui si è proceduto alla nomina dei commissari che dovranno gestire per 18 mesi i contratti che sono in corso di esecuzione fra la società e le amministrazioni pubbliche. La gestione straordinaria dei contratti – replica in un comunicato stampa l’azienda Tech Servizi – ha come unico fine, naturalmente, quello di continuare ad assicurare alla cittadinanza il servizio pubblico essenziale dello spazzamento, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti soldi urbani.

In attesa dello svolgimento degli esiti degli ulteriori gradi di giudizio, ai quali Tech non intende in alcun modo rinunciare per riaffermare le ragioni di contestazione della legittimità dell’informativa antimafia, la società presterà ai commissari prefettizi tutta la collaborazione necessaria per assicurare la prosecuzione dell’erogazione dei servizi pubblici essenziali che sono oggetto dei contratti, atteso che i contratti privati restano, invece, nella esclusiva disponibilità e gestione della società.

La società, tuttavia, sente l’obbligo di rammentare alla Prefettura la necessità d’inserire sotto la gestione commissariale anche altri contratti di servizi essenziali che non sono stati presi in considerazione dall’Ufficio territoriale del Governo e la cui cessazione rischia di generare in brevissimo tempo fortissime tensioni sociali.

Dalla gestione commissariale sono rimasti esclusi, infatti, un numero di contratti pubblici che occupano circa 115 lavoratori, ciascuno dei quali sorregge il proprio nucleo familiare esclusivamente con il salario che percepisce oggi dalla Tech.Si tratta di contratti che – prosegue la nota di Tech Servizi – solo in parte e per circa 45 unità riguarda la raccolta rifiuti, ma tutti sono comunque connessi in maniera inscindibile con quelli che già la Prefettura ha deciso di affidare ai Commissari e che, pertanto, sono finalizzati alla cura di interessi pubblici di rango primario. Peraltro, delle 115 unità solo le 45 sopra indicate passerebbero alle dipendenze dell’operatore economico subentrante. Le restanti 70 unità non passerebbero alle dipendenze di nessun altro soggetto economico, perdendo per l’effetto l’occupazione. La Tech Servizi s.r.l. ritiene che non vi siano valide ragioni d’interesse pubblico per assestare un colpo mortale ai livelli occupazionali che la società è riuscita faticosamente ad assicurare nel corso degli anni e che spetti, pertanto, ai Commissari prefettizi farsi carico della gestione dell’intero comparto di contratti pubblici che ancora oggi sono in capo alla società.

E del resto sarebbe più prudente, in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari, evitare la produzione di danni economici che potrebbero rivelarsi poi irreparabili.

Per tale ragione la Tech Servizi s.r.l. – conclude la nota aziendale – è in procinto di inoltrare alla Prefettura di Siracusa formale richiesta di ampliare il mandato dei Commissari già nominati, al fine di tutelare le centinaia di lavoratori il cui improvviso stato di disoccupazione rappresenterebbe una grave problematica sociale, in un momento storico durante il quale il territorio siciliano già soffre oltremodo di una crisi economica profonda. La società è consapevole di non disporre, al momento, di alcun potere in ordine alle commesse pubbliche che ha faticosamente conquistato, ma sente con altrettanta convinzione il peso della responsabilità sociale che non dovrebbe mai abbandonare imprese e istituzioni pubbliche”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA