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Catania, sempre meno letti negli ospedali e anche ex “Basile” diventa centro Covid

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Continua a rimanere allarmante la situazione dei posti letto nei reparti Covid della città. Ieri per l’ennesima volta al pronto soccorso del Policlinico sono rimasti 10 malati covid, tutti con polmonite, in attesa che si liberino letti nei reparti per avviare la profilassi. Eccetto un paziente, tutti sono al di sopra dei 70 anni. Il decimo malato è un 48enne obeso e con patologie pregresse che ieri è arrivato in reparto con una severa sindrome respiratoria ed è successivamente stato intubato. A preoccupare è anche il numero di posti letto in terapia intensiva ancora disponibili. Man mano che passano i giorni più il numero si assottiglia. E se alla fine rimangono alcuni letti è soltanto perché alcuni pazienti gravi non ce la fanno fatta e sono deceduti in reparto. E’ accaduto nell’ultimo giorno due volte, con un decesso al San Marco e uno al Garibaldi. Magrissima consolazione che evidenzia come ormai i letti di intensiva stiano diventando merce rara.

Ma facciamo un quadro complessivo.

Al Garibaldi ci sono soltanto 2 posti letto disponibili alla rianimazione che ha 19 posti. Sino a due giorni fa i posti erano tutti occupati. Adesso con un decesso e un paziente che si è ripreso la terapia intensiva tira un sospiro di sollievo, se così si può dire. Per quanto riguarda le degenze ordinarie tutti i 70 posti letto messi a disposizione del Garibaldi sono tutti occupati. Al Cannizzaro restano soltanto pochissimi letti nei reparti aperti una settimana fa. La Rianimazione, invece, è stata lasciata volutamente non Covid perché il Cannizzaro è l’ospedale delle emergenze e accoglie in particolare tutti i pazienti gravi tradizionali che vengono anche trasportati in elicottero. Situazione precaria anche nelle rianimazioni del San Marco con 11 letti occupati su 14 e al Policlinico con 12 pazienti su 14 postazioni. Il San Marco ha poi 45 malati in malattie infettive, 17 in pneumologia e 8 in medicina d’urgenza che è stata trasformata inj semi intensiva.

Su fronte degli ospedali Asp al presidio di Acireale, che presto dovrebbe diventare centro Covid, ci sono 18 pazienti in infettiva e 4 in rianimazione. La rianimazione ha ancora 4 posti letto mentre 24 malati sono ricoverati a Biancavilla. Facendo un calcolo attualmente la provincia di Catania, che ha all’incirca un milione di abitanti può contare su 11 posti di terapia intensiva, sempre che nel frattempo la Regione decida di destinare altri posti stornandoli da altri reparti per la guerra alla pandemia. In sostegno alla carenza di posti letto sul territorioda utilizzare per i malati già guariti, ma ancora positivi, da ieri sarebbe entrata in campo anche la storica clinica Basile della circonvallazione con 50 posti letto disponibili che consentiranno al più presto di libberare letti fondamentali negli ospedali. L’attività di riabilitazione della basile sarebbe stata spostata nei nuovi locali accanto alla Valsalva.

In supporto, invece, alle patologia tradizionali, come quelle ortopediche si è venuto a sapere che un sostegno agli ospedali sta arrivando da diverse strutture private, dal Policlinico Morgagni e dalla clinica Argento. La Morgagni avrebbe anche messo a disposizione una quindicina di letti della sua rianimazione per utenti non Covid.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA