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Eruzione Etna, Boris Behncke: «Evento parossistico non eccezionale»

Di Redazione |

CATANIA – L’episodio parossistico di ieri sull’Etna «non è stato eccezionale, ce ne sono stati centinaia negli ultimi decenni: 66 del 2000 e una cinquantina circa negli anni 2011-2013». Lo afferma il vulcanologo dell’Ingv-Oe di Catania, Boris Behncke, sulla propria Facebook, commentando la violenta e spettacolare fase eruttiva di ieri del vulcano attivo più alto d’Europa. «Non è nemmeno stato il più intenso: le fontane di lava hanno magari raggiunto 500 metri di altezza sopra il cratere di Sud-Est», spiega il ricercatore, ricordando che «il 3 dicembre 2015 i getti incandescenti della Voragine hanno raggiunto fino a 3.000 metri di altezza». Behncke ricorda che l’Etna è un vulcano attivo e che è quindi ovvio attendersi, “un giorno, una nuova eruzione laterale». «Se avviene a quote alte in un settore remoto (come ieri, ndr) – sottolinea – non ci saranno problemi. Se avviene a quote basse in un settore densamente popolato, sarà un grosso problema. Ma non sarà niente di straordinario, perché l’Etna queste cose le ha sempre fatte e le farà sempre». Il ricercatore ribadisce anche che la fase parossistica di ieri «non ha alcun rapporto con i terremoti». E’ vero, precisa, che siamo «in zona sismica, con alto rischio sismico, a prescindere, ma questa attività non c’entra con i terremoti: siamo in zona sismica e il rischio sismico è quello di sempre».

Foto di Orietta ScardinoCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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