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Vaccini, l’hub di Catania fa il tutto esaurito…anche delle dosi AstraZeneca (nonostante i rifiuti)

Di Maria Elena Quaiotti |

Catania – È stata un’altra giornata di “ordinaria follia” quella di ieri all’hub vaccini di San Giuseppe la Rena: solo intorno alle 19,30 è tornata la calma, dopo aver vaccinato tutti gli oltre mille prenotati ed esaurito, questa è una notizia, le fiale di vaccino AstraZeneca che nessuno, neanche i medici, chiamano Vaxzevria come è stato ribattezzato. E che, secondo i dati di ieri, ha ormai raggiunto l’80% di “rifiuti”.

Venerdì in tutta la provincia sono state 3.698 le vaccinazioni effettuate, 1.480 prime dosi e 1.826 seconde di Pfizer, 288 di AstraZeneca, 38 prime dosi e 66 seconde di Moderna. In città sono state 2.430 le dosi di vaccino inoculate nei vari centri vaccinali ormai individuati stabilmente dalla Regione.

All’hub vaccini si è sforato il tetto dei mille, con 1.173 somministrazioni: nel dettaglio, 230 prime dosi e 822 seconde di Pfizer, 81 prime dosi di AstraZeneca, 11 prime dosi e 24 seconde di Moderna. Numeri certamente in crescita rispetto alla scorsa settimana, ma ancora lontani da quelle duemila vaccinazioni al giorno fissate come obiettivo dalla pianificazione regionale della protezione civile solo all’hub, così come ancora lontani sono i numeri negli altri “hub” che in tutto, in città, dovrebbero contare fino a cinquemila iniezioni al giorno.

Pochissime le vaccinazioni domiciliari effettuate, solo 13, 8 prime dosi e 5 seconde di Pfizer, 185 le vaccinazioni all’azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro, 123 prime dosi e 62 seconde di Pfizer; 162 i vaccini al nuovo ospedale Garibaldi Nesima, 93 prime dosi e 69 seconde di Pfizer, 182 invece quelli somministrati all’ospedale Garibaldi centro, 11 prime dosi di AstraZeneca, 124 prime dosi e 47 seconde di Pfizer.

Sono state 294 le dosi iniettate al Policlinico, 63 prime dosi e 231 seconde di Pfizer, 174 al presidio ospedaliero San Marco, 150 prime dosi e 24 seconde di Pfizer, solo 90 al poliambulatorio San Giorgio, 26 prime dosi e 64 seconde di Pfizer, e 108 al poliambulatorio San Luigi, 29 prime dosi e 79 seconde di Pfizer.

È sempre di ieri l’ennesima ordinanza n. 6/2021 emanata dalla presidenza del Consiglio dei ministri e firmata dal commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, “per procedere con la massima celerità a vaccinare coloro i quali, dalle evidenze scientifiche ad oggi disponibili, risultano più vulnerabili se contagiati da Covid”: viene indicato, quindi, l’ordine di priorità, “ultra 80enni, persone con elevata fragilità e, ove previsto, dei familiari, conviventi, “caregiver”, genitori/tutori/affidatari; persone di età compresa tra i 70 e 79 anni, a seguire quelle di età compresa tra i 60 e 69 anni”.

Niente di nuovo fino a qui, ma attenzione alla raccomandazione: “Utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato AstraZeneca) come da recente indicazione dell’Aifa”. Le persone che hanno già ricevuto una prima somministrazione potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino e priorità assoluta va “al completamento delle vaccinazioni del personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19, e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private. A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato».

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