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Dramma della solitudine a S. G. la Punta: anziane sorelle trovate morte in casa

Di Simone Russo |

SAN GIOVANNI LA PUNTA – Due anziane sorelle sono state trovate morte nella loro abitazione in via Duca Degli Abruzzi a San Giovanni La Punta. Dietro la loro morte il dramma della solitudine e tanti dubbi su quale siano state le cause del loro decesso. Ieri pomeriggio, poco dopo le 16, il comando della Polizia Locale ha ricevuto una chiamata da parte dei vicini di casa delle due vittime. Chiedevano l’intervento degli agenti per controllare lo stato di salute delle due donne che non si vedevano in paese da alcuni giorni.

In quella casa abitavano Pina e Gianna Mannino, rispettivamente di 73 e 80 anni. Le due donne, che non si erano mai sposate, vivevano lì da oltre cinquant’anni. Due persone – ricordano i vicini – sempre disponibili ad aiutare il prossimo. La signora Pina fino a pochi anni fa insegnava in una scuola elementare, l’altra sorella, invece, lavorava in un azienda che produceva calce. Appena gli agenti della Polizia Locale sono intervenuti hanno più volte suonato al campanello senza nessun risultato. Sbirciando da una porta che si affacciava sulla strada, hanno capito subito che qualcosa non andava. Gli agenti hanno tempestivamente chiamato il 118 e i vigili del fuoco che hanno dovuto sfondare la porta di ingresso con la sega elettrica, riuscendo infine ad entrare in casa.

Proprio davanti la porta, riverso a terra, hanno trovato il corpo senza vita della signora Pina. In camera da letto, gli agenti hanno trovato invece la signora Gianna, anche lei sul pavimento senza vita. La donna presentava una grossa ecchimosi sulla fronte e nella guancia.

Il magistrato ha predisposto l’ispezione cadaverica da dove è emerso che i corpi erano privi di vita da circa 48 ore. I vicini di casa, infatti, avevano sentito le donne muoversi fino alla notte tra domenica e lunedì scorsi. Dall’ispezione cadaverica è emerso che le sorelle non mostravano nessun segno di violenza sul corpo. Tutte le porte dell’abitazione, inoltre, erano ben chiuse dall’interno.

Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Sembrerebbe che la sorella minore, che si trovava vicino la porta di uscita, forse nel disperato tentativo di chiedere aiuto, abbia accusato un malore e sia caduta sul pavimento. La sorella maggiore, costretta a letto a causa di un problema di salute, nel tentativo di raggiungerla o chissà per quale altro motivo, nell’alzarsi potrebbe avere perso l’equilibrio e abbia prima sbattuto la faccia sul comodino, e poi sia caduta a terra, forse solo stordita e poi stroncata anche dal freddo dal dolore per la sorella, forse morta subito.

Al momento non è stato possibile rintracciare nessun parente. Il sindaco Nino Bellia, dopo che il magistrato ha predisposto che i corpi vengano consegnati alla famiglia, ha disposto che al momento i corpi siano custoditi nella camera mortuaria del cimitero. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della locale stazione.

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