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Catania: aggredisce la moglie con una tenaglia, fermato appena in tempo dal figlio

Mario Previtera

03 Marzo 2020, 12:13

Catania: aggredisce la moglie con una tenaglia, fermato appena in tempo dal figlio

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Per futili motivi riconducibili a morbose gelosie, un 64enne incensurato di Giarre è stato arrestato nella flagranza per il reato per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, cosi come hanno ricostruito i carabinieri della Stazione di Macchia, l’altra sera, al culmine di una violenta lite, usando una pinza, ha ripetutamente colpito alla testa la moglie 54 anni, procurandole un trauma cranico con ferita lacero contusa.

Soccorsa dal 118 la donna è stata condotta in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale dove è stata poi trattenuta in osservazione. I carabinieri allertati dell’accaduto hanno raccolto la drammatica testimonianza della vittima riferendo di reiterati maltrattamenti perpetrati nel corso degli anni e mai denunciati per paura. L’intervento dei militari cui ha fatto seguito una perquisizione domiciliare nella casa teatro della violenta lite familiare che ha rischiato di degenerare in tragedia, è stato accelerato dal fatto che l’aggressore risultava essere in possesso di armi di cui si temeva potesse abusarne.

I carabinieri ricostruendo la vicenda hanno appreso che uno dei figli della coppia consapevole delle propensioni violente del padre, aveva preventivamente installato in una stanza della casa una videocamera collegata in remoto con il proprio cellulare, assistendo l’altra sera in diretta all’ennesima aggressione subita dalla madre, intervenendo per tempo in suo soccorso. Da una rapida visione delle immagini il giovane aveva notato il padre brandire minacciosamente una corda e una tenaglia con la quale aveva già colpito la donna al capo.

Egli stesso è riuscito a bloccare il padre, scongiurando la tragedia. I carabinieri – in attesa della convalida - hanno poi tradotto nel carcere di piazza Lanza il 64enne, sequestrandogli la tenaglia e la corda usate dall’aggressore e diverse armi, tutte legalmente detenute dall’uomo: tre fucili e una pistola.