Catania, sindaco ripropone l'ordinanza anti bivacco: «Si criminalizza la povertà»
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Il 28 dicembre una ordinanza del sindaco di Catania ha ribadito il divieto al bivacco. Una decisione che ha suscitato la reazione della rete #Restiamoumani #Incontriamoci che ha denunciato la criminalizzazione della povertà ancora una volta portata avanti dall'amministrazione di Catania con un nuovo provvedimento "antibivacco".
"I senza tetto - dicono - costretti a dormire per strada sono trattati non come esseri umani da aiutare, bensì come un problema di "decoro urbano", quindi da multare. Nel ribadire l'assurdità e l'inutilità di sanzioni pecuniarie rivolte a chi, costretto a vivere per strada, non ha nulla, va ricordato che sull'eco delle contestazioni contro l'ordinanza dello scorso 4 luglio il sindaco aveva dichiarato che il Comune avrebbe messo a disposizione dei senza fissa dimora dei ripari per consentire loro di poter rispettare l'ordinanza godendo di un trattamento dignitoso. Veniva annunciato che erano già stati pubblicati i bandi".
Solo che di questi annunci non c'è traccia: "A distanza di mesi, delle promesse del sindaco nulla è stato mantenuto. Nessun ricovero che consenta di sfuggire alla morsa del freddo e ai rischi della strada è stato aperto; intanto viene riproposto il testo sanzionatorio che tratta i più poveri come rifiuti da spostare nelle aree periferiche lasciandoli ugualmente in mezzo alla strada e privi di servizi, per non turbare i turisti e i ricchi abitanti del centro cittadino".