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Catania, "Ma quale rapina, volevamo solo insultarlo per il suo giubbotto del Lecce"

Redazione La Sicilia

08 Giugno 2017, 19:05

Non avrebbero tentato una rapina, stando alle loro dichiarazioni, ma solamente deriso ed insultato la vittima perché indossava un giubbotto inneggiante alla squadra del Lecce i due giovani arrestati martedì scorso dalla Polizia di Stato a Catania con l’accusa di tentativo di rapina nei confronti di un medico in scooter nei pressi di Piazza Giovanni Verga.

Oggi i due arrestati, Luca Mirenda, di 38 anni, e Giuseppe Alessandro Cavallaro, di 33, sono comparsi davanti al Gip Bernabò Distefano. Mirenda era difeso dagli avvocati Giuseppe Lipera e Graziella Coco, Cavallaro dall’avv. Dario Perna. Il medico alla Polizia di Stato aveva detto che i due lo avevano minacciato, insultato e tirato per un braccio, tentando di farlo cadere per terra per sottrargli giubbotto, soldi e scooter.

Stando alle dichiarazioni di Mirenda, la parte offesa, fraintendendo l’intenzione dei due giovani si è invece estremamente impaurita e da li è nato un inseguimento. Il Gip tuttavia ha convalidato l’arresto, pur avendo concesso il beneficio degli arresti domiciliari nonostante il pubblico ministero avesse chiesto la custodia cautelare in carcere. I difensori di Mirenda presenteranno immediatamente ricorso presso il Tribunale della libertà.