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Catania, il poliziotto arrestato: fece una perquisizione (illegale) a casa della vittima per vedere dove teneva i soldi

Redazione La Sicilia

09 Settembre 2019, 19:55

Catania, il poliziotto arrestato: fece una perquisizione (illegale) a casa della vittima per vedere dove teneva i soldi

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Avrebbe sfruttato il suo ruolo di sovrintendente della polizia per eseguire una perquisizione illegale nell’abitazione di una donna da rapinare, facendosi indicare dove era la cassaforte e scoprendo che nella casa c'erano 15mila euro. Poi avrebbe passato le informazioni ai complici ai quali avrebbe cercato di garantire “protezione” dalla presenza della squadra mobile, intervenendo sul posto.

E' uno degli episodi contestati a Maurizio D’Itria, 45 anni, originario di Pordenone, fra i fermati dalla polizia per associazione per delinquere e concorso in tentata rapina. Il raid poi saltò perché la squadra mobile da tempo indagava sulla banda e intercettava le telefonate di alcuni dei suoi componenti, compreso il collega “infedele”. Così la sera della rapina la polizia intervenne e arrestò in flagranza di reato Giuseppe Principato, di 23 anni, e Enzo Aiello, di 30.

Il sovrintendente e i due arrestati, secondo l’accusa, farebbero parte di un’associazione per delinquere dedita a furti e rapine, nonché alle estorsioni. Il provvedimento restrittivo riguarda nove persone: otto sono state fermate su richiesta della Procura distrettuale di Catania, un’altra è attualmente irreperibile. Nei loro confronti il Gip Loredana Pezzino, dopo l’udienza di convalida, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Le indagini erano state avviate nel giugno scorso dopo una serie di furti aggravati con la modalità della cosiddetta “spaccata” e rapine a esercizi commerciali ed aree di servizio del capoluogo. Le investigazioni hanno permesso di individuare e, successivamente, monitorare, un’associazione per delinquere che agiva durante le ore notturne, spesso utilizzando autovetture e motocicli rubati.

L'attività dalla polizia ha consentito anche di ricostruire l'organigramma dell’associazione, identificandone promotori ed organizzatori e gli altri componenti del sodalizio.
Gli altri destinatari del provvedimento restrittivo in questione sono Giovanni Lombardo, 25 anni, Vincenzo Agatino Petralia, 22, Gaetano Privitera, 29, Giuseppe Gianluca Puglisi, 26, Christian Torrisi, 21, Antonino Vacante, 30.