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Stupro Catania, la difesa al Riesame
«Inchiesta presenta contraddizioni»

Giuseppe Anastasio

09 Aprile 2019, 12:12

CATANIA - Contraddizioni importanti nell'inchiesta, come il luogo da cui la ragazza dice di avere inviato i messaggi vocali e le richieste di aiuto e inoltre i tre indagati forniscono da subito un’unica versione senza contraddirsi e sono gli unici che mantengono nei loro telefonini tutti i dati senza alcuna cancellazione o alterazione. Sono le linee di difesa, davanti al Tribunale del Riesame di Catania, presieduto da Sebastiano Mignemi, dei legali dei tre giovani arrestati per violenza sessuale su una 19enne statunitense e sulla base delle quali chiederanno l'annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip. Le anticipa, prima dell’inizio dell’udienza, l’avvocato Giovanni Avila che assiste Agatino Valentino Spampinato con la collega Monica Catalano. Quest’ultima, con il penalista Luigi Zinno, difende anche Roberto Mirabella. Il terzo indagato, Salvatore Castrogiovanni, è difeso da Maria Luisa Ferrari.

La Procura di Catania ha richiesto al Gip Simona Ragazzi un incidente probatorio con la deposizione della diciannovenne statunitense, assistita dall'avvocato Mirella Viscuso, che dovrebbe nei prossimi mesi tornare appositamente in Italia. La decisione del Tribunale del riesame di Catania è attesa per i prossimi giorni.