Migranti Diciotti, le tre inchieste aperte dai pm siciliani
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PALERMO - Sono tre le Procure siciliane che indagano sul caso della nave Diciotti, l’imbarcazione della Guardia Costiera che, nei giorni scorsi, ha soccorso un gruppo di migranti e che, dopo una sosta al largo Lampedusa per lasciare alcuni profughi in cattivo stato di salute, è ora ferma nel porto di Catania.
La Dda di Palermo ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti e l’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nell’indagine, che per legge spetta alla direzione distrettuale essendo prospettati reati di sua competenza esclusiva, sono confluiti gli atti istruttori - principalmente esami di testimoni come i profughi fatti sbarcare a Lampedusa - inizialmente compiuti dalla Procura di Agrigento, primo ufficio inquirente a indagare sulla vicenda.
La Procura della Città dei Templi si è spogliata della parte dell’inchiesta sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, passata ai colleghi palermitani, e indaga ora a carico di ignoti per sequestro di persona e arresto illegale. Ieri, il procuratore Luigi Patronaggio è salito a bordo della Diciotti e ha eseguito un decreto di ispezione personalmente. Questa tranche d’inchiesta mira ad accertare se il trattenimento a bordo dei migranti - ieri sono stati fatti scendere solo i minori non accompagnati, mentre viene vietato agli adulti di sbarcare - sia illegale. Oggetto dell’inchiesta è anche risalire nella catena di comando a chi, disponendo l’obbligo di non lasciare la Diciotti, stia illegittimamente limitando la libertà personale dei profughi. Qualora i magistrati accertassero che la responsabilità è di componenti del Governo il fascicolo dovrebbe passare al tribunale dei ministri che agisce con i poteri che il vecchio codice di procedura penale riconosceva al giudice istruttore.
La vicenda è molto complessa dal punto di vista legale ed è difficile la qualificazione giuridica dei fatti e l'individuazione delle autorità giudiziarie competenti a indagare.