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Rapina a Nicolosi, legali del gioielliere: «Ha temuto per lui e per sua moglie»

Redazione La Sicilia

25 Novembre 2019, 15:15

Processo gioielliere Nicolosi, bandito racconta: «Chistu n' ammazza a tutti»

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CATANIA - Ha agito in stato di grave turbamento per una situazione di pericolo in atto: temeva per la propria vita e, soprattutto, per quella della moglie. E’ la linea centrale dell’arringa degli avvocati gli avvocati Orazio Gulisano e Michele Liuzzo che difendono il gioielliere di Nicolosi, Guido Gianni, di 58 anni, che il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo che avevano assaltato il suo negozio, minacciando di uccidere la moglie con una pistola poi risultata a salve e senza il tappo rosso. Alla Corte d’assise di Catania i penalisti hanno anche chiesto l'applicazione della legittima difesa e, in subordine, le attuanti generiche e della provocazione. La Procura ha chiesto per Gianni una condanna a 17 anni di reclusione per duplice omicidio e tentativo di omicidio.

Nel procedimento sono presenti come parti civili i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e del ferito, Fabio Pappalardo. Il Pm nell’udienza precedente ha chiesto la condanna a 17 anni di reclusione. Il processo è stato aggiornato al prossimo 11 dicembre: dopo eventuali repliche la Corte si ritirerà in camera di consiglio.