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Unioncamere: «Obiettivo di Siciliamo è attirare da una parte i buyers interessati ai prodotti di eccellenza della nostra isola, dall’altra il consumatore comune»

Di Redazione |

Le vie per promuovere il territorio e i suoi prodotti possono essere molteplici, e per convincere buyers e turisti ad investire, la scelta stavolta cade su  “Siciliamo” una manifestazione che è già un marchio da oltre 8 anni, ma che da adesso diventa itinerante, raccontando a partire da Catania, l’eccellenza agroalimentare del territorio dell’Isola tra degustazioni, spettacoli ed eventi culturali. 

Con il nuovo format si parte dalla Villa Bellini, ‪da oggi 14 giugno sino a domenica 16‬.Non una fiera asettica, ma neppure un mercato open air come tanti altri; circa 80 gli stand che rappresentano equamente le 9 province siciliane, tra vini e oli di altissima qualità, farine di grani antichi siciliani, prodotti da forno, conserve, miele, birre artigianali, dolciumi. L’ appuntamento istituzionale per il territorio realizzato tramite bando pubblico da Unioncamere Sicilia,  che ha chiamato alla partecipazione attiva le imprese del comparto agroalimentare che incarnano produzioni e settori diversi e rappresentativi del territorio provinciale di riferimento. 

Per l’occasione stamattina hanno fatto il punto sul settore delle eccellenze agroalimentare, il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace, il vicepresidente vicario Ivo Blandina, il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro, il presidente della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, Pietro Agen, il segretario generale Alfio Pagliaro, e altri rappresentanti camerali del territorio orientale. 

“Obiettivo di Siciliamo è attirare da una parte i buyers interessati ai prodotti di eccellenza della nostra isola, dall’altra il consumatore comune, non sempre attento ai prodotti di nicchia che nascono e vengono prodotti nel nostro territorio, ma che potrebbe di fatto rivelarsi il migliore portavoce  – ha spiegato Pace- Siciliamo è un marchio dal passato robusto, nato otto anni  fa e che nel tempo riuscì a fare guadagnare alle imprese partecipanti decine di contratti con l’estero, Giappone compreso”.

Prodotti come vini siciliani e olio d’oliva sono amati dal pubblico intenditore ma anche generalista; rimangono invece di nicchia altri ottime produzioni locali, a partire dal pistacchio di Bronte: “Spesso si tratta di piccole imprese che producono prodotti di altissima qualità ma al momento in cui  parte la richiesta di produzione dai mercati, le quantità prodotte non possono soddisfare il reale fabbisogno- spiega il presidente Pietro Agen- Oppure accade che le aziende non abbiano la possibilità di mantenere attivo un Ufficio di rapporti con l’Estero. Ecco perché è necessario che la rete camerale faccia la sua parte con la promozione mirata”. 

L’appuntamento di Catania sarà il primo di una lunga serie, e proprio per questo, una sorta di puntata zero che funzionerà da test per nuove esperienze. I prossimi appuntamenti si terranno dunque in altri centri della Sicilia orientale.

Stasera inaugurazione insieme al sindaco Salvo Pogliese, all’assessore alle Attività produttive, Ludovico Balsamo, e alle trombe dei bersaglieri della fanfara di Zafferana Etnea, con apertura degli 80 stand espositivi di eccellenze e degustazioni; sino a domenica gli stand  rimarranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 18 a mezzanotte. Previsti anche spettacoli d’intrattenimento e cabaret con Antonello Costa, Toti e Totino,  e gli Honey Pie. Ingresso libero.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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