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Agrigento, Mareme e l’integrazione che funziona partendo dal cibo

Di Redazione |

AGRIGENTO – «Agrigentina d’azione, è modello di integrazione in una terra da sempre crocevia di culture e popoli, nonché di impegno sociale finalizzato all’integrazione e all’inserimento lavorativo di donne e ragazzi stranieri con fragilità».

Con questa motivazione Mareme Cisse, chef senegalese che lavora ad Agrigento dove gestisce il ristorante “Ginger People&Food” riceverà una “menzione speciale” dal sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.

La chef, già nominata “alfiere del territorio” col premio Bezzo nel 2018 ed è stata la vincitrice dell’ultima edizione del Cous Cous Fest, premiata dalla giuria tecnica come campionessa mondiale di cous cous, è molto impegnata, con la cooperativa Al Karub, in favore dell’inserimento lavorativo di donne e ragazzi stranieri rifugiati o in condizione di fragilità sociale.

«Partendo dall’armoniosa fusione tra sapori siciliani e quelli della sua terra d’origine – prosegue la determinazione sindacale – ha realizzato un progetto di inserimento sociale, di reale condivisione, di inclusione, capace di unire le due sponde del Mare Nostrum, contribuendo a fare di Agrigento luogo in cui l’integrazione iterculturale e la cooperazione diventano splendida realtà».

Altra menzione speciale è stata predisposta dal sindaco per monsignor Enrico Dal Covolo, «considerata la la collaborazione trentennale con l’Accademia di studi mediterranei di Agrigento».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA