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Motta S. Anastasia: L’ I.C. D’ANNUNZIO MARCIA PER LA LEGALITA’ RICORDANDO LE PAROLE DEI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO

23 Maggio 2025, 20:50

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In occasione della Giornata della Legalità, celebrata lo scorso 23 maggio 2025, l’Istituto Comprensivo
“Gabriele D’Annunzio” di Motta Sant’Anastasia ha organizzato una serie di iniziative commemorative e
formative volte a ricordare le vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio, e a promuovere una cultura di
legalità, rispetto e giustizia.
Lo scorso giovedì gli alunni della primaria e della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato
l’avvocato Trovato che dopo aver promosso in un discorso appassionato e coinvolgente l’importanza della
cultura della legalità, ha esortato i ragazzi a essere “rompiscatole” contro i sistemi del malaffare,
dell’illegalità, della cultura mafiosa.
Venerdì mattina invece tutto l’Istituto D’Annunzio, guidato dal dirigente Prof. Giancarlo Garozzo, ha
partecipato alla marcia della legalità, a cui hanno preso parte anche le autorità civili, militari, e religiose.
Alla presenza del sindaco di Motta, Antonio Bellia, diversi esponenti dell’amministrazione comunale, il
comandante dei carabinieri della compagnia di Paternò, capitano Marco Savo, e il comandante della

stazione di Motta Sant’Anastasia, maresciallo maggiore Fabio Giurdanella, corteo si è mosso lungo le vie
della cittadina etnea, lanciando un messaggio chiaro contro la cultura mafiosa e dell’illegalità. Presente S. E.
Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania.
La giornata ha visto la partecipazione attiva di studenti, docenti e famiglie, in un percorso di riflessione
collettiva che ha reso omaggio ai magistrati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e agli
agenti delle loro scorte, caduti nel 1992 per mano mafiosa.
Le attività svolte – tra cui letture, laboratori tematici, momenti di confronto, testimonianze intercalati
dall’esecuzione di brani musicali – hanno avuto l’obiettivo di stimolare nelle nuove generazioni una
consapevolezza civica e un impegno concreto contro ogni forma di prevaricazione e illegalità.
Grande risonanza hanno avuto nel cortile dell’Istituto le parole di S. E. Mons. Luigi Renna, che non ha
mancato di proporre agli studenti validi modelli da seguire. «La morte dei giudici Falcone e Borsellino e
delle loro scorte rimangono per noi una data di grande impegno civile. Fare memoria vuol dire continuare
nella loro scia di affermazione della legalità e lotta alla mafia, che si è evoluta rispetto ai tempi di Falcone,
perché è entrata nell’economia e nella politica del mondo contemporaneo. Bisogna fare rete».
Importante il lavoro dei docenti, per favorire la comprensione del significato più profondo della legalità,
come fondamento di una società democratica e inclusiva. Gli alunni hanno partecipato con attenzione,
sensibilità e spirito critico, dando prova di una forte volontà di essere cittadini attivi e responsabili.