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Coronavirus, l’epidemia frena leggermente al Nord. In Sicilia più contagi e vittime

Di Redazione |

Se al Nord si intravedono, secondo gli ultimi dati della Protezione civile nazionale, timidi segnali di contenimento, in Sicilia l’epidemia da coronavirus continua ad avere un segno + nel numero dei contagi e purtroppo anche in quello dei decessi. Incoraggianti le parole del commissario nazionale per l’emergenza Angelo Borrelli nel corso del briefing odierno delle ore 18: “I numeri di oggi sono minori rispetto a quelli di ieri, mi auguro che questi numeri possano essere confermati. Non bisogna abbassare la guardia, tenere le misure adottate e rispettare le indicazioni anche del provvedimento del governo”. I 5.476 decessi e i 46.638 malati registrati nel Paese, sono ancora tanti; cifre importanti e ancora lontane dall’uscita dal tunnel ma che sono leggermente più contenute rispetto a ieri.

In Sicilia dove i numeri fanno un po’ meno paura, specie se confrontati a quelli delle regioni del Nord più colpite, la tendenza è ancora quella dell’incremento: tra i positivi al coronavirus (596 complessivamente) c’è da registrare un aumento rispetto a ieri di 138 unità; e anche sul fronte decessi nella giornata di oggi c’è stato un aumento di tre vittime (anziani deceduti a Catania, Caltagirone e Enna) che vanno ad aggiungersi agli 8 già riportati nell’aggiornamento odierno della Regione Sicilia.

L’assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza, che stamane ha firmato un decreto che autorizza, in misura più ampia, anche i laboratori di analisi privati ad effettuare tamponi a sanitari e a soggetti rientrati dal Nord, spiega l’incremento dei dati di contagio mettendolo in relazione all’alto numero dei tamponi finora effettuati nell’Isola (6000) e anche in relazione ai tanti siciliani che sono tornati dalle zone di maggiore contagio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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