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La scuola al tempo del virus, la Sicilia ha retto l’emergenza

Di Redazione |

«La Sicilia, insieme alla Puglia, è la prima Regione del Sud per creazione di classi virtuali, la decima in tutta Italia, un ottimo risultato se si considera che è al penultimo posto per numero di famiglie che non possiedono un computer o un tablet in casa».

Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. Secondo la recente indagine Istat, che dimostra come il digital divide all’interno del Paese non sia ancora stato superato, la Sicilia si attesta intorno al 44% per numero di nuclei familiari sprovvisti di un computer in casa; tuttavia, si trova al decimo posto dello scenario nazionale per numero di classi virtuali formate a seguito della sospensione delle lezioni in presenza: lo attesta un’indagine, recentemente diffusa dal sito studenti.it che monitora l’andamento della didattica online nel Paese, a seguito dell’emergenza da Covid-19.

La sola piattaforma Fad (continualascuola.it), messa a disposizione delle scuole da parte della Regione siciliana, conta ad oggi 1.505 classi virtuali, create da 268 istituti scolastici, grazie alla registrazione di 2.824 docenti. Ad essa si aggiungono le numerose altre disponibili in rete e l’uso dei più diversi sistemi di collegamento a distanza attivati da scuole e docenti. Inoltre, nei giorni scorsi, il governo regionale ha messo a disposizione degli istituti scolastici, oltre alla piattaforma telematica, un contributo destinato alla fornitura di pc e tablet per i ragazzi in condizione di maggiore disagio, integrando le risorse assegnate dal Ministero dell’Istruzione per le stesse finalità.

«Lo sforzo profuso dalla Scuola siciliana – commenta l’assessore Lagalla – sta andando nella giusta direzione, consentendo la prosecuzione del percorso educativo e formativo di migliaia di studenti ed aprendo la strada alla maturazione di innovativi processi di apprendimento e ad un più largo uso degli strumenti digitali. Tuttavia, è ben noto come le iniziative assunte ed i risultati raggiunti, per quanto significativi, non esauriscano il fabbisogno tecnologico, né riescano a fronteggiare adeguatamente le numerose problematiche relative alle difficoltà; di accesso alla formazione a distanza, causate dalle critiche condizioni socio-economiche di molte famiglie siciliane, soprattutto in questo momento. Il governo Musumeci sta attivamente lavorando, mettendo allo studio nuove iniziative che, nell’immediato, consentano di ampliare sempre piu i numeri dei destinatari e, nella prospettiva di più lungo periodo, di consolidare, in Sicilia, l’infrastrutturazione digitale e le dotazioni tecnologiche a servizio della scuola e dell’universita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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