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Coronavirus, il sondaggio: le misure di Musumeci promosse a pieni voti

Di Redazione |

NOTA METODOLOGICA. Rilevazione di Noto Sondaggi su 1.500 soggetti rappresentativi per sesso, età e provincia della popolazione adulta residente in Sicilia. Metodo di intervista: Cati-Cawi con questionario strutturato. Interviste realizzate il 6 aprile 2020. Committente: Regione Siciliana

CATANIA – Se quella contro il Covid-19 è davvero «una guerra», per i siciliani Nello Musumeci la sta sapendo combattere. Più che le evocate «fionde», le armi più gradite sono le misure restrittive per il contenimento. Giudicate efficaci, da 9 cittadini su 10.Ma forse la soddisfazione maggiore, per il governatore, è scoprire dalla rilevazione di Noto Sondaggi che nella percezione dei siciliani sulla «capacità di gestione dell’emergenza» il voto dei siciliani al governo regionale (6,5) è quasi pari a quello di Palazzo Chigi (6,7). Nessun confronto incrociato fra i due governi, nelle 39 pagine del report commissionato dalla Regione. Anzi noi: uno c’è, ma con una decisione del Viminale. Quella con cui, in una circolare, si chiarisce che è permesso fare attività motoria e portare i bambini fuori nei pressi di casa. Musumeci, con una precedente ordinanza, aveva vietato queste attività. E per l’83% dei siciliani (con punta dell’87% a Palermo) ha fatto bene. Un consenso che si ripercuote sulla scelta di quali indicazioni rispettare: per appena il 24% quelle del ministro, per il 70% quelle del presidente della Regione.

Per il 53% (era il 47% nella penultima rilevazione) la gestione dell’emergenza in Sicilia sta avvenendo «nella maniera corretta». Funziona l’informazione ai cittadini (72%), ma anche l’organizzazione dell’offerta sanitaria e il controllo del rispetto delle regole, entrambi promossi dal 56%. Meno fiducia sulla capacità della Regione di tutelare gli interessi dei cittadini rispetto a esigenze sanitarie: il 45%, seppur in crescita dal 41%.

Musumeci «sta operando bene» per quasi due cittadini su tre; giudizi più positivi fra uomini, fascia d’età 35-54 anni e residenti nel Catanese. Ma il consenso cresce quando si entra nel merito delle misure attuate o chieste: stretta nei controlli per chi entra in Sicilia e assunzioni di personale sanitario (gradimento per entrambi salito dal 73 all’83% in tre settimane) e richiesta dell’Esercito per contrastare gli arrivi (dal 57 al 74%).

E i dati crescono sui provvedimenti speciali adottati in Sicilia: la chiusura delle attività commerciali di domenica e nei festivi (utile per il 78%), le uscite per la spesa limitate a una volta al giorno (84%), il divieto di attività sportive (83%), la riduzione di capienza e il distanziamento nei mezzi pubblici di trasporto (87%). Piace all’88% il divieto d’ingresso in Sicilia con qualsiasi mezzo e al 92% la proposta del tampone per il personale sanitario. Percentuali ancora più nette sugli obblighi ai rientrati in Sicilia: tampone (91%), isolamento di 15 giorni (91%, ma in calo dal 94%).

Twitter: @MarioBarresiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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