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Coronavirus, l’Italia vieta l’ingresso da 23 paesi a rischio

Di Redazione |

ROMA – L’Italia vieta l’ingresso a cittadini provenienti da 13 Paesi extraeuropei «a rischio». La nuova ordinanza è del ministro della Salute (firmata dopo aver sentito firmata dopo aver sentito i ministri degli Affari Esteri, dell’Interno e dei Trasporti) e riguarda nazioni sparse in tutto il mondo e ancora in piena fase dell’emergenza Covid, dall’America Latina fino al Medioriente e all’estremo Est asiatico. Il divieto di ingresso e transito in Italia per chi nei quattordici giorni antecedenti ha soggiornato o è transitato in 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. «Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi», ha dichiarato Speranza. E sui rischi di una nuova ondata il premier Conte, che si dice «fiducioso» nell’attenzione degli italiani, tranquillizza: «se ci dovesse essere, il Paese è attrezzato per mantenerla sotto controllo».

Ieri a Termini un cittadino di origini bengalesi, che tossiva e stava male, ha attirato l’attenzione degli agenti della Polfer di Roma mentre si trovava su un treno di ritorno dall’Emilia Romagna e dopo essere stato fermato è risultato positivo al Covid. L’uomo è stato denunciato per aver violato l’isolamento fiduciario ed è ora ricoverato a Roma.

La curva dei nuovi contagi in Italia è in lieve risalita: sono 229 nelle ultime 24 ore (erano stati 193 il giorno precedente), più della metà in Lombardia, per un totale di 242.363 dall’inizio dell’emergenza. L’ultimo bollettino quotidiano dei decessi, stabili, è di 12 morti e porta a 34.926 il numero totale delle vittime. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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