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Covid, odissea di un positivo: sballottato da Giardini ad Acireale, “rifiutato” da Messina e soccorso al Cannizzaro

Di Redazione |

Catania – Sballottato da Giardini Naxos sino ad Acireale. Col rischio di finire a Messina e alla fine soccorso dal Cannizzaro. E’ l’odissea di un 83enne del grosso paese alle porte di Taormina che, con una seria sindrome respiratoria è stato soccorso dal personale del 118 che ha deciso di trasportarlo nel più vicino ospedale Covid ed ha optato per Acireale. Ma una volta lì il personale dell’ambulanza si è visto rispondere che non c’erano posti per ricoverare l’anziano, al quale comunque è stato effettuato un tampone rapido che ne ha accertato la positività, né addirittura barelle. A questo punto il personale Seus ha cominciato una serie di telefonate per reperire un posto idoneo per il malato, ma a Messina è stato risposto che anche lì non c’era alcuna possibilità di assistere il soggetto positivo.

A questo punto l’ambulanza ha preso la strada di Catania ed è arrivata al Cannizzaro, dove i medici seppure con estrema difficoltà visto i numeri di malati da assistere se ne sono fatti carico. E finalmente il poveretto è stato assistito in pronto soccorso. Ieri mattina il paziente è stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive e adesso si trova in ventilazione assistita attraverso il casco Cpap. L’episodio fa il paio con quello della 97enne che qualche giorno fa è rimasta una notte in pronto soccorso in una barella legata con le cinghie per evitare che cadesse, perché non c’erano letti disponibili, né ossigeno.

Il dato che emerge è uno solo: l’emergenza che si sta vivendo in tutti gli ospedali dell’isola evidenzia che il numero di casi bisognosi di assistenza crescere a dismisura in tutta la nostra regione con pazienti che rischiano di dover percorrere mezza Sicilia prima di ottenere assistenza. E dire che ancora c’è chi sostiene che non esiste poi una grande emergenza negli ospedali e tutto procedere in maniera idonea. Per la cronaca l’odissea è cominciata alle 23 del giorno successivo e si è conclusa alle 7,30 del mattino seguente quando l’ambulanza 118 e il personale ha fatto rientro in autorimessa a Giardini. 8 ore e mezza per un ricovero che si sarebbe dovuto concludere in pochissimo tempo…COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA