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Covid, l’Oms “consiglia” la mascherina anche a casa per Natale

Di Eloisa Gallinaro |

Crisi di panico in Europa che guarda con terrore al Natale e teme una terza ondata mentre è ancora nel pieno della seconda, con la Germania che nel primo giorno del nuovo lockdown tocca il record di quasi mille morti e l’Oms che raccomanda l’uso delle mascherine anche in casa durante le pur limitate riunioni di famiglia sotto l’albero. Il giorno più nero per Angela Merkel è cominciato di prima mattina con l’arrivo dei dati relativi alle ultime 24 ore che scandiscono il picco di 952 morti, il più alto in assoluto dall’inizio dell’epidemia, e 23.427 nuovi casi. E anche se la cifra potrebbe includere decessi risalenti a giorni precedenti, il capo del Robert Koch Institute Lothar Wieler ha sottolineato che la situazione «è più grave di quanto sia stata finora» in quanto «il numero di casi è più alto che mai e continua a salire. C’è il pericolo che la situazione peggiori e che diventi sempre più difficile gestire la pandemia e le sue conseguenze». Un allarme confermato dall’altra notizia shock della giornata che giunge dalla Sassonia. A causa del sovraccarico delle terapie intensive, ha rivelato un medico di Zittau, Mathias Mengel, «nei giorni scorsi siamo già stati costretti più volte a dover decidere chi riceve l’ossigeno». E il ministro-presidente della Sassonia, Michael Kretschmer, cristiano-democratico, ha ammonito i suoi concittadini: «”Il mio consiglio è: non andate a Natale in chiesa». Trema l’Oms, che parla di «alto rischio» di una nuova ondata di coronavirus all’inizio del 2021 in Europa e invita a indossare le mascherine anche durante le riunioni in casa per le feste. In alternativa, l’Organizzazione chiede di incontrarsi all’aperto, ipotesi assai poco probabile causa clima. Una raccomandazione benedetta dal virologo Fabrizio Pregliasco secondo il quale gli «assembramenti sulle strade fanno impressione» ma sono niente «rispetto ai rischi di contagio che si corrono in casa». Intanto l’Oms prepara una squadra di dieci scienziati internazionali che a gennaio saranno a Wuhan per tentare di venire a capo dell’origine del Covid partendo dalle ricognizioni e dai dati sul famigerato mercato di animali vivi e selvatici che sarebbe stato l’incubatore della pandemia. Alza l’allerta anche Londra che nei giorni scorsi, ha detto il segretario alla Sanità Matt Hancock, ha visto un «forte aumento» dei contagi quotidiani e dei ricoveri ospedalieri e oggi è passata al livello più alto delle restrizioni anti coronavirus con teatri, pub e ristoranti chiusi e case sbarrate a chi non sia un membro della famiglia. Ma il premier Boris Johnson va dritto per la sua strada nella promessa di dare ai sudditi di Sua maestà una sorta di zona franca per Natale. E durante il Question Time alla Camera dei Comuni ha confermato l’alleggerimento delle restrizioni ai contatti familiari nei giorni fra il 23 e il 27 dicembre. Resta quindi il via libera alla riunioni (ma solo in casa) fra un massimo di tre nuclei familiari in quei 5 giorni, promesso da tempo in base a un accordo fra il governo centrale di Londra e quelli locali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord perché «non intendiamo criminalizzare le persone che hanno fatto da tempo piani per celebrare in sicurezza». E intanto sono già quasi 140 mila i vaccini somministrati in una settimana nel Regno Unito, primo Paese al mondo ad aver dato il via libera al prototipo Pfizer/BioNTech. Anche la Francia si avvia verso le prime vaccinazioni per le categorie più a rischio che cominceranno «dall’ultima settimana di dicembre, se ci saranno tutte le condizioni», ha annunciato il primo ministro Jean Castex. I francesi considerati «non prioritari» saranno invece vaccinati a partire «dalla fine della primavera». Il 25 dicembre è la data scelta dalla Danimarca per il lockdown totale che terminerà il 3 gennaio. Oggi un nuovo picco di contagi, 3.692 con i posti letto dei reparti Covid occupati quasi al 50%. Ed è record anche in Olanda, con 11.214 nuovi malati, registrato il giorno dopo l’entrata in vigore della chiusura, stabilita per cinque settimane. La corsa del Covid accelera anche fuori Europa. Nelle ultime 24 ore gli Usa hanno registrato 3.019 morti, il terzo record di vittime dall’inizio della pandemia, e si preparano a una Times Square vuota per la prima volta a Capodanno dal 1907: la tradizionale palla sarà lasciata cadere in una piazza deserta e si potrà ammirare solo online. Record di contagi anche a Tokyo con 368 casi in un giorno e 46.668 casi totali, il numero più alto di tutte le 47 prefetture del Giappone. 

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