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Le vittime indirette del virus: +50% di decessi a Catania per malattie cardiovascolari e sepsi (non Covid)

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Comunque la contrazione dei reparti per destinare più posti letto al Covid e anche più medici e infermieri sta facendo registrare in alcuni ospedali, Policlinico compreso, un fenomeno preoccupante. Quello della difficoltà a ricoverare pazienti ordinari. Alcuni giorni fa sempre al Policlinico si sarebbe formata una fila di ambulanze di malati tradizionali impossibilitate a sbarellare il paziente per assenza di posti letto in pronto soccorso riservati ai non Covid.

Sul fronte della pandemia si è riscontrato anche ieri un andamento costante dei nuovi positivi giornalieri che accedono nei pronto soccorso e una relativa calma si respira nei reparti Covid della provincia. Comincia però a preoccupare nuovamente la lieve crescita dei contagi che è stata riscontrata ieri nel bollettino del ministero, con la Sicilia che ha fatto registrare 518 nuovi positivi, 147 dei quali nella nostra provincia. La crescita di casi mette le autorità di nuovo in preallarme anche per la circolazione della variante inglese che ieri, sempre nel Catanese è stata riscontrata in altri 4 soggetti il cui rna del virus è stato sequenziato nel labpratorio di analisi del Policlinico diretto dal prof. Guido Scalia che ha certificato la presenza di variante. Ed è proprio questa variante a preoccupare e a far temere che presto il contagio possa riprendere a risalire, aiutato anche dai comportamenti di molti catanesi che continuano a non rispettare le norme di sicurezza.

Sul fronte delle vaccinazioni ci sono difficoltà e non soltanto causate dalla carenza di vaccini, ma anche dalla farraginosità del sistema messo in atto per le vaccinazioni degli ultraottantenni. Per i soggetti impossibilitati a muoversi e a casa a casa le vaccinazioni già adesso sono state fissate per i primi di maggio. Una ulteriore difficoltà è causata dalle prenotazioni, per cui ogni mattina il personale dei centri vaccinali ha l’elenco delle persone prenotate, ma talvolta alcune di queste non si presentano, mentre se ne presentano altre non in elenco. E’ chiaro che questa discrasia rende la campagna estremamente lenta.

Per quanto riguarda le cure, dopo la notizia dei 12 guariti grazie all’Ivermectina all’ospedale Garibaldi Nesima, dal Cannizzaro arriva la notizia che il farmaco è stato richiesto alla Farmacia e i primari dell’ospedale attendono che il farmaco arrivi per poterlo utilizzare immediatamente.

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