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Covid, il monitoraggio della Fondazione Gimbe: in Sicilia è in crescita

Di Redazione |

PALERMO – In Sicilia nella settimana che va dal 17 al 23 marzo, secondo l’analisi della Fondazione Gimbe di Bologna, risulta in peggioramento l’indicatore relativo ai «Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti» (338, erano 303 settimana precedente) e si registra un aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente (variazione percentuale pari al 20,3%).

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica 21% (soglia di saturazione al 40%, media Paese 43%) e terapia intensiva al 15% (soglia di saturazione al 30%, media Paese 39%)occupati da pazienti Covid-19. La percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 4,1% (media Italia 4,4%) e la percentuale di over 80 che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 16,5% (media Italia 19,1%), mentre hanno fatto in Sicilia la prima dose il 21,5% (media Italia 27,4%).

Il nuovo monitoraggio delle fondazione Gimbe fotografa la situazione italiana, dove ci sono alcune regione che hanno un curva in discesa. «Grazie alle restrizioni nel pieno della terza ondata di Covid-19 si intravedono i primi segnali di miglioramento: dopo quattro settimane consecutive si inverte il trend dei nuovi casi settimanali e si riduce l’incremento percentuale dei nuovi casi».

Nella settimana 17-23 marzo, rispetto alla precedente, i nuovi contagi sono stati 150.033 rispetto ai 157.677, pari al -4,8%. Ma sale il peso su reparti e terapie intensive e «in 10 Regioni l’incremento percentuale dei nuovi casi è ancora in crescita». È quanto emerge dal nuovo monitoraggio delle fondazione Gimbe.

«È evidente la netta correlazione – dichiara Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – tra variazione dei nuovi casi e il colore delle Regioni di 3 settimane fa». Infatti, nella maggior parte delle Regioni che erano in zona rossa o arancione o avevano comunque attuato rigorose restrizioni mirate, la variazione percentuale dei nuovi casi è in riduzione: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Molise, P.A. Bolzano, P.A. Trento, Umbria. Viceversa. Lo stesso dato è in aumento in Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto, che 3 settimane fa erano in area gialla o bianca. Continua a crescere però il peso sulle strutture sanitarie: a livello settimanale, aumentano le persone in isolamento domiciliare (528.680 rispetto a 506.761, pari a +4,3%), i ricoveri con sintomi (28.428 rispetto a 26.098, +8,9%) e le terapie intensive (3.546 rispetto a 3.256, +8,9%), mentre calano i decessi (2.327 a fronte dei 2.522, -7,7%).

«Nonostante la lieve flessione della curva dei contagi – commenta Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari Gimbe – peggiora la situazione sul versante ospedaliero, anche perché la terza ondata è partita da un ‘altopianò molto elevato di posti letto occupati». Infatti, «le soglie di allerta di occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid in area medica e in terapia intensiva sono superate rispettivamente in 10 e 12 Regioni». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA