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Maresciallo accusa una trombosi, famiglia chiede risarcimento ad Astrazeneca

Di Mario Previtera |

Giarre. L’Associazione Giustitalia presenterà una querela denuncia per lesioni colpose gravi – gravissime ed una richiesta di risarcimento danni di 100 mila euro alla società farmaceutica Astrazeneca Italia a tutela di un sottufficiale dell’Arma dei carabinieri, dipendente della Compagnia di Giarre che, a seguito della somministrazione del vaccino ha subìto reazioni avverse gravi, ovvero una trombosi completa a carico di entrambe le arterie poplitee. Problematiche insorte dopo la somministrazione di una fiala facente parte del lotto “ABV2856” cui il sottufficiale dell’Arma si è sottoposto il 17 febbraio scorso, al punto vaccini dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre.

Le complicanze si sono manifestate una decina di giorni dopo. Il 28 febbraio, infatti, il maresciallo dei carabinieri, in piena notte, ha avvertito un dolore acuto ai piedi con conseguente prurito ad entrambe le piante degli stessi arti inferiori. Informato il proprio medico, dopo aver assunto un semplice antinfiammatorio, il prurito, così come il dolore, hanno poi lasciato spazio a dei fortissimi crampi ad entrambi i polpacci, tanto da rendere molto difficoltosa la deambulazione. Il 6 marzo il militare si è poi sottoposto a delle analisi del sangue, il cui risultato ha palesato valori difformi del “D-Dimero” di 1.901 (su un massimo di 500) e “Troponina 1” di 61.5 (su un massimo di 26.9). I successivi accertamenti clinici al pronto soccorso dell’ospedale di Taormina hanno rivelato che il sottufficiale era affetto da una grave trombosi, tanto da rendersi necessario l’urgente ricovero presso il reparto di “Chirurgia vascolare” dell’ospedale Garibaldi di Catania, per essere poi sottoposto a trattamento anticoagulante e, ad angio tac, confermando la diagnosi dell’ospedale di Taormina. Il necessario intervento chirurgico è stato rinviato in quanto le arterie del militare si presentavano ancora fortemente infiammate, tuttavia pur non correndo pericolo di vita è rimasto costantemente sotto osservazione mediante controlli ospedalieri frequenti. Nel frattempo, i Nas carabinieri di Catania, recatisi presso il Centro vaccinazioni dell’ospedale di Giarre hanno sottoposto a sequestro tutte le fiale Astrazeneca facenti parte del “lotto ABV 2856”, acquisendo copia della cartella clinica del maresciallo presso l’ospedale Garibaldi di Catania. Il militare, in forza alla compagnia dei Cc di Giarre, in convalescenza fino al 6 aprile prossimo, dovrà continuare a sottoporsi ad intense cure anticoagulanti, in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico per rimuovere i trombi da entrambe le arterie puplitee, con esito incerto. Da qui il mandato che il militare ha dato all’associazione Giustitalia, allo scopo di procedere legalmente nei confronti della società Astrazeneca “per ciò che mi è accaduto e per la inabilità causatemi e che potrebbero inficiare il mio futuro di uomo e militare dell’Arma”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA