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Vaccini, l’idea “nonni-nipoti” a Catania non decolla: over 80 forse raggiunti a casa

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – La campagna «nonni- nipoti», o meglio «porta un nonno a vaccinarsi e sarai a tua volta vaccinato» non funziona. Ed era prevedibile che così sarebbe stato perché gli anziani che non si sono ancora vaccinati forse vanno individuati e convinti a lasciarsi vaccinare casa per casa. I numeri parlano chiaro. Nel primo giorno di iniziativa, nell’hub S. G. La Rena, si sono presentate all’incirca 130 coppie tra giovani e anziani. Solo un caso nell’hub d Battiati e zero negli altri. Ieri, invece, il numero delle coppie è sensibilmente diminuito e alle 15 il dato segnava solo un deludente 35. Nel corso del pomeriggio qualcun altro si è presentato ma non siamo andato oltre le 50 coppie.

Non sono però mancate le curiosità: i numerosi giovani che ieri come venerdì si sono presentati negli hub per essere vaccinati anche se senza nonno a seguito o l’episodio avvenuto ieri a centro di Acireale , il Palatupparello, dove si è presentato un nonno con ben quattro nipoti. Della« serie «paghi uno e prendi quattro».

Nel complesso, invece, la campagna procede e non va male se soltanto venerdì in tutti i centro vaccinali della provincia sono state registrate 9200 inoculazioni, delle quali 1500 di AstraZeneca, tanto che qualcuno tra i medici ha cominciato a dire che si nota un certo ritorno di interesse verso il vaccino anglo-svedese.

Tornando all’immunizzazione degli over 80 la vera partita si gioca sul territorio, soprattutto adesso che una buona parte dei medici di famiglia sta mettendo la marcia per accelerare nella vaccinazione. Tanto per fare un esempio due camici generici di Paternò hanno vaccinato in una settimana 700 assistiti, mentre un gruppo di medici di Catania nella parrocchia San Giuseppe di Ognina-Picanello ne ha immunizzati in pochi giorni 250. In questo week end poi dovrebbe registrarsi il grosso delle vaccinazioni della passata settimana con oltre 3500 somministrazioni.

La maggior parte di questi sieri è al momento riservata ai pazienti fragili e agli anziani, ma sembra che il prossimo step della campagna preveda proprio la vaccinazione casa per casa degli over 80 che ancora non sono stati raggiunti. Sarebbero al momento oltre 3500.

Ma non ci sono soltanto gli over 80 ancora da vaccinare. Un altro vasto fronte da immunizzare al più presto riguarda gli over 70 che ancora sarebbero in tutta la provincia decine di migliaia. E poi a seguire gli over 60, anche tutti quelli che finora hanno rifiutato di vaccinarsi con AstraZeneca per quella paura ingiustificata verso un vaccino che finora ha avuto una percentuale davvero irrisoria di effetti collaterali che non sono assenti anche nelle altre tipologie di sieri, come il Pfizer. E’ recente la storia di una signora catanese che al termine della seconda dose del vaccino ha cominciato ad accusare febbre, dolori articolar e analisi sballate. Il medico dopo averla visitata le ha diagnosticato una reazione al vaccino Pfizer prescrivendogli una cura con cortisone e altri farmaci.

Sul fronte invece delle cure c’è ancora forte dialettica sui ritardi nella terapia con i monoclonali mentre appare alquanto sospetto il lungo silenzio dell’Aifa alla richiesta di trial clinico sulla Ivermectina presentato oltre un mese fa dal reparto di Malattie infettive del Garibaldi Nesima dove il farmaco è stato già utilizzato su 43 pazienti – tutti guariti – prima della sospensione su disposizione del’Ema e a “cascata” di Aifa e dell’assessorato regionale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA