Viagrande, nella villa del boss un centro di riabilitazione
Una villa di Viagrande appartenuta al boss mafioso catanese Giuseppe Ferrera, detto ''Cavadduzzu», cugino del capomafia Nitto Santapaola, morto nel 1998 a 52 anni, diventerà un «Centro per il ricovero e l'inclusione» che ospiterà da settembre 15 persone affette da disabilità
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Una villa di Viagrande appartenuta al boss mafioso catanese Giuseppe Ferrera, detto ''Cavadduzzu», cugino del capomafia Nitto Santapaola, morto nel 1998 a 52 anni, diventerà un «Centro per il ricovero e l'inclusione» che ospiterà da settembre 15 persone affette da disabilità fisiche, psichiche e/o sensoriali.
L’iniziativa è delle cooperative sociali Team, Mosaico e Obsalav, alle quali il Consorzio etneo per la legalità e lo sviluppo ha affidato l’immobile.
Domani alle 10.30 i soci delle cooperative guideranno esponenti delle istituzioni, delle organizzazioni del privato sociale e cittadini in una visita della struttura e raccoglieranno proposte, disponibilità e suggerimenti per l'utilizzo del bene.
Nel centro verrà adottato il metodo "Te.So.Ri. - Team socio riabilitativo» per superare il concetto di «assistenza» per puntare alla valorizzazione delle potenzialità della persona. L’occasione servirà anche a ricordare la strage di Via D’Amelio.