Il Grande Oriente d'Italia denuncia l'Antimafia: "Illegittima l'acquisizione degli elenchi dei massoni"
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Il Grande Oriente d’Italia ha presentato una denuncia alla magistratura chiedendo di valutare la liceità del sequestro degli elenchi degli iscritti calabresi e siciliani operato dalla Finanza alcune settimane fa su richiesta della commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. A renderlo noto è il Grande Maestro del Goi, Stefano Bisi.
Il Grande Oriente d’Italia spiega che dopo la notifica, il 17 marzo scorso, al Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle associazioni criminali, anche straniere, nonché singolarmente a tutti i suoi componenti, di una formale istanza di revisione in autotutela finalizzata alla richiesta di annullamento e/o di revoca del provvedimento di perquisizione e sequestro emesso il 1 marzo, «ha dovuto prendere atto di una mancata risposta a tale istanza per non dire del silenzio più assoluto in merito».
Conseguentemente, «ampiamente passato il termine assegnato, il Grande Oriente d’Italia ha ritenuto di dover rappresentare Magistratura i fatti con una richiesta di verifica delle liceità dei comportamenti e degli atti adottati dalla Commissione e dai suoi componenti».