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Manca l'unità di senologia, a Gela
in duemila in corteo ad invocarla

Redazione La Sicilia

30 Settembre 2018, 16:50

Ginecologa aggredita a Gela, ordine dei medici condanna violenze

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GELA - Duemila persone in marcia, con folte rappresentanze guidate da sindaci e amministratori di molti comuni siciliani, hanno dato vita a Gela (Caltanissetta) alla «camminata per l’apertura dell’unità dipartimentale di senologia». In prima fila le volontarie in maglia arancione dell'Ados-Italia, l’associazione delle donne operate al seno, organizzatrici della manifestazione, e il medico Giuseppe Di Martino, l’unico senologo in servizio nella divisione di chirurgia generale del nosocomio gelese, che da anni si batte per l’apertura della «Breast Unit».

Il lungo corteo è partito dall'ospedale "Vittorio Emanuele" per raggiungere i gazebo informativi dell’Ados in piazza Umberto e poi il teatro Eschilo dove le finalità della giornata di lotta e le rivendicazioni dell'Ados sono state espresse sia ai vertici dell'Asp Cl2, rappresentati dal direttore sanitario Marcella Santino, che agli esponenti politici e ai parlamentari del territorio presenti in platea, tra cui il vice presidente della commissione sanità all’Ars, Francesco Cappello. Tutti hanno definito la manifestazione «una lezione di civiltà perché supera divisioni e contrapposizioni politiche, avendo come obiettivo la lotta ai tumori e il diritto alla salute e alla vita».

Santino ha comunicato che l'Asp si impegna a fare in modo che l'apertura dell’unità operativa di senologia avvenga entro la fine di ottobre. Gela è da anni riconosciuta area ad alto rischio ambientale e sede di «Breast Unit» ma l’iter realizzativo è andato avanti con estrema lentezza e col rischio di perdere tutto. «Adesso - ha detto il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti - è ora che alle parole seguano i fatti».