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Niscemi, Moige all'attacco: "Questo è lo stato della scuola italiana"

Redazione La Sicilia

26 Giugno 2017, 17:27

Niscemi, Moige all'attacco: "Questo è lo stato della scuola italiana"

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"La anormalità che diventa normalità nelle nostre scuole, con tanto di rischio di far invalidare l’anno scolastico e i risultati degli scrutini: direi che è una situazione drammatica del nostro sistema scuola". Lo afferma all’Adnkronos, Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige in merito a quanto deciso dal preside della scuola di Niscemi, in provincia di Caltanissetta che ha emesso un ordine di servizio per far tornare a scuola studenti e insegnanti dal 17 al 22 luglio prossimi per recuperare i giorni persi durante l’inverno scorso. "E' grave che le scuole si trovino in queste condizioni - continua Scala - si rischia di arrivare a non convalidare l’anno scolastico e certo non per imperizia degli insegnanti. Certo non è la prima scuola il cui impianto di riscaldamento sia rotto o che non funzioni a dovere e questo non dovrebbe accadere affatto". "Mi chiedo inoltre in tutta questa confusione e disorganizzazione in cui versano le scuole - conclude Scala - come faranno ad occuparsi anche della questione vaccini? Hanno sì un anno di tempo per adeguarsi ma riusciranno in questa inefficienza esistente ad organizzarsi a dovere?"

Sul piede di guerra anche il Coordinamento Genitori Democratici. "Troppa burocrazia che non guarda al bene dei ragazzi, poteva essere trovata una soluzione alternativa. Basta alla scuola delle circolari!". Così all’Adnkronos, Angela Nava, presidente del Coordinamento Genitori Democratici sull'ordine di servizio del preside della scuola di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, che ha richiamato studenti e professori a rientrare a scuola dal 17 al 22 luglio per recuperare i giorni persi durante l'inverno per il freddo. "Una scelta che oltre a fare notizia - continua Nava - dà un segnale chiaro su come sta andando la scuola italiana oggi, e devo dire che è inquietante. Mi chiedo: ci sono le condizioni per fare lezione? E parlo di quelle minime condizioni di benessere fisico per intraprendere delle lezioni, considerando il caldo di quei giorni? E’ certo che non vi erano altre soluzioni?".

"Ritengo che il conto dei giorni o delle ore perché l’anno scolastico venga considerato regolare doveva essere effettuato prima - prosegue Nava - prima ancora degli scrutini perché adesso qualcuno potrebbe anche decidere di invalidare gli scrutini. La scuola deve avere degli obiettivi concreti, soprattutto nei confronti dei ragazzi, se nella scuola vince la burocrazia più ottusa allora abbiamo fallito tutti".