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Stop alla corruzione in corsia
Razza dà regole più stringenti

Redazione La Sicilia

05 Marzo 2019, 14:35

Dopo la convenzione dell’estate scorsa con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) per l’applicazione in tutte le Aziende sanitarie ed ospedaliere del protocollo anticorruzione sostenuto dall’Anac, in Sicilia arrivano misure ancora più stringenti per contrastare, prevenire, ed isolare, eventuali episodi di corruttela in corsia.

Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, che con una propria direttiva ha posto dei paletti sui rapporti che possono intercorrere tra il personale delle Aziende e i cosiddetti "portatori di interessi" come, ad esempio, i rappresentanti di farmaci o di dispositivi sanitari prevedendo «forme di rendicontazione ufficiale da trasmettere alla Direzione aziendale». Le informazioni raccolte, inoltre, «dovranno essere incrociate, previa formale trasmissione, con quelle in possesso delle Autorità di regolazione del settore, cioè dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)».

La direttiva prevede anche un’autocertificazione con una serie di quesiti che dovrà essere adottato dalle aziende per «acquisire dichiarazioni pubbliche di interessi da cui si evincano rapporti - anche non attualmente in essere - tra il personale e soggetti terzi; eventuale ricezione diretta o per tramite di enti o organizzazioni di contributi, strumentazione sanitaria, partecipazioni gratuite a corsi, convegni e iniziative in cui sponsor sono le Aziende farmaceutiche o di fornitura di presidi sanitari; fornitura farmaci o altro genere di supporto non dovuto».

Si chiede anche di sapere «se il professionista abbia partecipato, in qualità di relatore e organizzatore, ad eventi organizzati da case farmaceutiche o produttrici di presidi sanitari; se abbia partecipato o contribuito alla progettazione di un farmaco o dispositivo; se abbia interessi finanziari in aziende fornitrici del Ssn; se abbia rapporti di parentela o affinità o convivenza more uxorio con soggetti la cui attività è correlata alle prestazioni di servizi nei confronti delle Aziende del Ssr; se sia membro o componente di comitato scientifico di Fondazioni o altre persone giuridiche senza scopo di lucro».

La misura è stata allargata anche ai rappresentanti legali delle Onlus e associazioni senza scopo di lucro che operano nelle Aziende del Sistema sanitario regionale che saranno chiamati a sottoscrivere una dichiarazione in cui dovranno indicare i finanziamenti pubblici ricevuti.