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Acireale, in prescrizione l’accusadi pedofilia per don Chiarenza

Acireale, in prescrizione l’accusa di pedofilia per don Chiarenza

La Procura di Catania chiede al Gip l’archiviazione anche se rimarca la validità delle prove contro il prelato che per lo stesso reato è stato condananto dalla Congregazione della Dottrina della Fede

Di Redazione |

CATANIA – La Procura di Catania ha chiesto al Gip l’archiviazione per prescrizione del reato dell’inchiesta su don Carlo Chiarenza, l’ex parroco di San Paolo ad Acireale, accusato di aver abusato sessualmente di un parrocchiano quando la vittima aveva 14-15 anni tra il 1989 e il 1990. A denunciare il prete era stato un catanese di 38 anni, che lavora negli Stati Uniti, facendo ascoltare una registrazione audio fatta di nascosto tra lui e don Carlo. Per lo stesso reato la Congregazione per la Dottrina della Fede del Vaticano ha condannato in primo grado, nell’agosto del 2013, il sacerdote “a dimorare per alcuni anni fuori dalla Diocesi non assumendo incarichi ecclesiali e non svolgendo il ministero in pubblico”.    

Nella richiesta di archiviazione la Procura evidenzia che l’inchiesta è «evidentemente pregiudicata dall’effetto dell’istituto della prescrizione», ma scrivono i magistrati, «giova comunque rilevare che le dichiarazioni rese dalle persone offese sono risultate dettagliate e coerenti, circostanziate (e perciò stesso incompatibili con l’invenzione dei fatti narrati) ». «Il decorso del termine di prescrizione – osservano – non consente di indugiare oltre al riguardo, seppure non possa rimarcarsi la mancata emersione di elementi atti a comprovare la falsità delle accuse».    

Il legale della vittima, l’avvocato Giampiero Torrisi, che ha reso nota la decisione della Procura, ha annunciato che «non proporrà alcuna opposizione alla richiesta di archiviazione» avanzata dai Pm.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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