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Intercettazione Crocetta-Tutino giornalisti Espresso sentiti da pm

Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori dell’articolo contenente la presunta intercettazione telefonica, ascoltati dalla Procura che ha smentito l’esistenza della registrazione

Redazione La Sicilia

27 Luglio 2015, 07:07

Intercettazioni Tutino-Crocetta, condannati cronisti Espresso

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PALERMO - I giornalisti de L’Espresso Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori dell’articolo contenente la presunta intercettazione telefonica tra il governatore siciliano Rosario Crocetta e il medico Matteo Tutino, sono stati sentiti oggi dai pubblici ministeri. La procura, che ha smentito l’esistenza dell’intercettazione in cui Tutino avrebbe augurato all’assessore alla Sanità Lucia Borsellino di fare la stessa fine del padre, ha aperto un’indagine subito dopo la pubblicazione del pezzo.   Messina e Zoppi sono stati convocati anche dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia per alcuni chiarimenti sulla “vicenda Crocetta”. L’Ordine, che nei giorni scorsi aveva chiesto telefonicamente a Messina una relazione sul caso, sta conducendo un’indagine conoscitiva sulla pubblicazione, da parte del settimanale, di un servizio di Messina e Zoppi, contenente il brano della presunta intercettazione di un colloquio tra Matteo Tutino, medico personale del presidente della Regione, e lo stesso Rosario Crocetta, in cui Tutino avrebbe parlato di “far fuori politicamente Lucia Borsellino, come il padre” e il governatore non avrebbe replicato alcunché.   L’esistenza della registrazione è stata più volte smentita dalla Procura di Palermo e anche dagli uffici inquirenti di Caltanissetta, Catania e Messina, e riconfermata dall’Espresso. L’inchiesta viene svolta dal Consiglio dell’Ordine nell’esercizio del potere di vigilanza sulla professione.