Siracusa, così i galletti diventano polli Sedotti, narcotizzati e pure rapinati
«Fantastica», «Katia» e i padri di famiglia: e giù Zolpiden nella birra
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SIRACUSA. Corteggiamenti in chat, appuntamenti in parcheggi di periferia, consumando panini e birre (col trucchetto) comprati nel carrozzone dell’ambulante. E poi manco coitus interruptus ci fu, perché a tranciare qualsiasi passione ci pensava lo zolpiden. Abbondantemente diluito in un sorso di Moretti. Uno scenario squallido. Punto. Tutt’altro che sesso patinato, seppur mercenario, un’onta - estetica, prim’ancora che etica - al barocco che illumina l’ombra dei rendez-vous nel retro della pompa di benzina. Un affronto persino alle origini di Vitaliano Brancati. Che nacque da queste parti; a Pachino. Macché gallismo. Polli, semmai. Spennati.
Derubati - di pochi spiccioli, qualche telefonino, orologi e collanine, assegni; pure le fedi, sfilavano ai fedigrafi - da “Katia”, da “Fantastica” e da “Franca Bella”. Assieme al nipote virtuale (ma figlio di sangue), “Andrea Bello”. Carnefici tutt’altro che belli di vittime-fotocopia. Una risma di tanti Brutt’Antonio. Otto rapinati certi, tutti nelle stradine buie di Noto e di Avola, più una settantina di nomi (e nickname, nevvero) censiti fra un’agendina e un pc sequestrati dai carabinieri. Uomini di mezz’età. Grigi, perlopiù. Siracusani soprattutto, taluni catanesi. Cittadini e paesani. Molti mariti e padri.
Annoiati di giorno, “chattatori” incalliti di notte; con licenza di consumare. E di farsi consumare. Dalla banda (tre donne e due uomini) specializzata in rapine ai ciauramutande. A Siracusa le carte dell’inchiesta del procuratore Francesco Paolo Giordano e del pm Davide Lucignani e dell’ordinanza del gip Giuseppe Tripi, non sono soltanto un «un quadro probatorio schiacciante per incastrare le donne e i loro complici». Piuttosto: un amaro trattato di sociologia del sesso al tempo dei social. Due le intercettazioni-simbolo di questa storia. La prima è attesa del piacere. Che di per sé stessa - dice - è un piacere. Lei è una della banda; lui un allocco conosciuto sul web. Donna e uomo.
DONNA: Pronto?
UOMO: Katia?
D: Sì ciao.
U: Ciao. Com’è. Puoi parlare?
D: Sì, sì, sì.
U: Puoi parlare, no? La.. la…la..
D: La signora è la dentro.
U: La signora è un po’ curiosa, vero?
D: Troppo curiosa, mh…
U: (ride)
D: È in calore anche la signora è in calore…
U: Ah pure? Vero? Tu pure?
D: Eh certo…
U: Oh... oh… ora l’ho capito da quando?
D: Eh… (ride)
U: (ride) …Ma ascolta tu mi hai detto che non potevi… che abitavi con tuo nipote, cosa mi ha detto, con una amica?
D: No, senti…
U: Parliamoci chiaro, avanti…
D: …. Ecco infatti.
U: A carte scoperte.
D: Ecco. Allora, io abito con la mia amica, pero il... la casa la… la paghiamo insieme, capito?
U: Ahh…ho capito.
D: Quindi emh... cioè arriva la ragazza non può uscire i soldi e la paghiamo insieme…
U: Ho capito.
D: E abitiamo insieme.
U: Ho capito.
D: … perciò io, gli amici miei li posso portare pure a casa mia, ha capito cos’è.
U: Ho capito, quindi avete tutto a metà diciamo, tutto a metà.
D: E infatti…e infatti… solo la cucina è unita e poi…
U: Eh va bene…eh va bene, cucinate assieme, mangiate assieme, no?
D: E infatti.
U: E poi dormite ognuno per conto suo.
D: C’è pure mio nipote…
U: Come?
D: C’è pure mio nipote con me, hai capito?
U: Ah ho capito. Quindi, quindi ehm… Quindi ora l’ho capito, sei in calore (ride).
D: Mhm… sì.
L’altro episodio raccontato dai brogliacci è quello di un ex sportivo. Senza vizi, o quasi. Non fuma e non beve. Ma una birretta, dai, ce la facciamo? E perché no. «Mezza io e mezza tu», si fa persuaso. Pregustando il finale hard con la milf molto hot. Ma niente fuck, solo shock. Poveretto. Pure per lui stesso copione: narcotico, «stato comatoso», risveglio. Imbarazzata denuncia ai carabinieri. Avanti il prossimo.
UOMO: E quello è il problema. Io meno male che quel vizio non ce l’ho di fumare, quindi ha visto? Io vizio di fumare non ne ho, quindi.
DONNA: Ah non fumi tu?
U: No non fumo perché io ho fa…sono un ex sportivo come vedi dalle foto su Badoo.
D: Ah sì, sì, sì. E neanche la… neanche la birra ci beviamo insieme? Che ne so…
U: Ogni tanto…no ogni tanto una birra sì la bevo.
D: Ma vi…te la bevi con me insieme quando ci vediamo la birra ci ma…
U: Certo.
D: Ci mangiamo il panino e ci beviamo la birra, o no?
U: Certo, quello si, ogni tanto la bevo.
D: Eh…eh…
U: No…non bevo alcolici, non ho bevuto mai alcolici e nemmeno…
D: Va bene, una birra la puoi bere, non è che…
U: No la birra ogni tanto, mezza birra la bevo, certo…
D: E va bene, anche mezza, va bene.
U: Mezza tu e mezza io (ride)
D: Ecco ce la dividiamo.
Certo. Un Romanzetto Criminale. Una tragicommedia greca. Senza thanatos, ma tutt’al più qualche bernoccolo al risveglio; la testa che scoppia e le tasche dei pantaloni svuotate. Così finì: l’eros narcotizzato. «Un uomo può avere due volte vent’anni senza averne quaranta», scriveva Brancati. Mezzo secolo prima che Zuckemberg inventasse quell’arma di distruzione di massa chiamata Facebook.
twitter: @MarioBarresi