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Terrorismo, il ministro Alfano ad Agrigento:

Terrorismo, Terrorismo, il ministro Alfano ad Agrigento: «Il nostro compito è difendere la libertà»

Alla presentazione del suo libro anche Pansa e Dambruoso

Di Redazione |

«Abbiamo un compito, che è della nostra generazione: difendere la nostra libertà. Dobbiamo farci carico di cose che mai nessuno pensava potessero accadere, cioè le guerre studiate sui libri di scuola. Questa no. È una guerra scatenata da uno che si chiama Califfo che vuole cancellare i confini. Di fronte a questa pretesa, abbiamo una sfida: capire perché migliaia di europei aderiscono a questa chiamata? ». Lo ha detto il ministro dell‘Interno Angelino Alfano, durante la presentazione del suo libro al teatro “Luigi Pirandello” di Agrigento.

Durante la presentazione del libro del ministro Alfano, “Chi ha paura non è libero”, è intervenuto il capo della polizia di Stato Alessandro Pansa che sul terrorismo ha detto: «Abbiamo arato bene il terreno, estirpando parecchia gramigna che voleva trasformarsi in qualcosa di pericoloso. Il Giubileo, che è un ampio palcoscenico, è un evento che fa crescere il rischio, ma che poi ci sia realmente una azione diretta contro il simbolo della cristianità e che realmente vogliano attaccarla è un’altra cosa». E ha aggiunto: «Da oltre un anno abbiamo notizie di propaganda per incutere terrore. Nessuna di questa notizia era vera – ha aggiunto -. Loro sono bravissimi, noi ci mettiamo paura quando vediamo il cupolone con la bandiera dell’Isis sopra e cambiamo il nostro modo di vivere. Se il terrorista ti vuole ammazzare, non è che te lo viene a dire il giorno prima».  

E’ stato interpellato anche il parlamentare Stefano Dambruoso, questore della Camera dei deputati che, intervenuto alla presentazione del libro del ministro dell’Interno Angelino Alfano ad Agrigento, ha ricordato il primo caso di terrorismo «uno dei primi terroristi, un disadattato, è stato Domenico Quaranta di Favara (Agrigento). Un giovane che si era convertito in carcere e che aveva piazzato una bomba nella valle dei Templi. Fu quello il primo caso. Lo ha detto il parlamentare Stefano Dambruoso, questore della Camera dei deputati, intervenendo alla presentazione del libro del ministro dell’Interno Angelino Alfano ad Agrigento. Dambruoso che è stato sostituto procuratore ad Agrigento nel 1992 ha ricordato inoltre che «solo lo scorso gennaio è tornata la volontà, grazie al ministro Alfano, per un disegno di legge che io ho presentato – ha detto – e si è arrivati all’istituzione del procuratore internazionale contro il terrorismo e questo ci facilita». Il parlamentare ha poi aggiunto «Non cedere alla tentazione di abbracciare la logica della legge della forza, abbandonando quella della forza della legge. Occorre implementare quindi il progetto del procuratore Europeo che aggreghi tutte le migliori risorse giuridiche europee contro la barbarie del terrore del califfo. «Il nostro è un Paese con 2000 anni di storia giuridica – ha aggiunto Dambruoso durante il dibattito – e possiamo essere leader in questo percorso europeo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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