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Indagano sulla latitanza di Messina Denaro

Indagano sulla latitanza di Messina Denaro e fanno luce su un omicidio di mafia del 2009

Cresce l'insofferenza verso il padrino / VIDEO 1 - 2- 3- 4

Di Fabio Russello |

La Polizia e i carabinieri hanno risolto un “cold case” relativo adun delitto avvenuto il 21 maggio del 2009, quando Salvatore Lombardo, fu ucciso con alcuni colpi di fucile calibro 12 mentre si trovava al bar Smart Caffè di Partanna nel Trapanese. I poliziotti e imilitari dell’Arma hanno arrestato, eseguendo un fermo per indiziato di omicidio, aggravato dal metodo mafioso, nei confronti di due partannesi, Nicolò Nicolosi di 45 anni e di Attilio Fogazza anche lui 45 anni.

IL VIDEO CON LA RICOSTRUZIONE DEL DELITTO

CLAN INSOFFERENTI VERSO IL PADRINO 1234

Il provvedimento di fermo è stato firmato dal procuratore aggiunto Maria Teresa Principato, e dai sostituti procuratore Carlo Marzella e Francesco Grassi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. L’arresto è stato eseguito dalle Squadre Mobili di Palermo e Trapani ed il RONI del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani. Salvatore Lombardo fu ucciso il 21 maggio del 2009 a colpi di lupara. L’uomo che era sottoposto all’obbligo di firma aveva era appena uscito dalla caserma dei carabinieri quando fu raggiunto dai killer arrivati a bordo di una Volkswagen Polo di colore scuro: uno rimase all’interno dell’auto, l’altro gli sparò alcuni colpi di fucile.

Le videocamere di due esercizi commerciali della zona, una gioielleria ed un fioraio, dislocati lungo il tragitto compiuto dalla vittima per andare e poi tornare dalla caserma dei Carabinieri, hanno rivelato come Lombardo sia stato seguito dai sicari. L’inchiesta però nonportò a nulla fino a quando, indagando sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, i poliziotti del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, hanno scoperto che Lombardo è stato ammazzato perché sospettato di essere l’autore del furto di un camion di merce ai danni del supermercato Despar di Partanna gestito, di fatto, da Giovanni Domenico Scimonelli.

Lombardo sarebbe dunque stato ammazzato per lo “sgarro” a Scimonelli, 48 anni, arrestato lo scorso 3 agosto nell’amnito dell’operazione Ermes perché accusato di avere fatto parte del clan di Partanna. Scimonelli sarebbe anche l’uomo che eseguiva gli ordini del reggente del clan nonché l’uomo che raccoglieva e distribuiva i messaggi da e per il boss Messina Denaro. Per gli investigatori è un punto di riferimento della catena di comunicazione epistolare attraverso cui Matteo Messina Denaro dirige l’intera Cosa Nostra”. Da questo elemento polizia e carabinieri hanno fatto luce sul Cod Case arrestando Attilio Fogazza e Nicolò Nicolsi quali presunti autori dell’omicidio Lombardo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti Lombardo sarebbe stato prima trattenuto all’interno del bar con la scusa di una partita a carte, poi si era allontanato per firmare alla caserma dei carabinieri e nel frangente era stato seguito dai killer. Mentre Lombardo ritornava al bar il commando è entrato in azione: un camion ha bloccato la strada di accesso alla via del bar, forse per impedire l’arrivo di eventuali soccorsi e consentire agli assassini di agire indisturbati. I killer hanno agito a volto scoperto, sicuri dell’impunità e forse anche per per capire a tutti perché Lombado era stato ammazzato. L’inchiesta ha anche portato gli inquirenti a verificare all’interno del clan di Messina Denarocisia insofferenza per i continui arresti di familiari e fiancheggiatori del latitante e per l’immobilismo di quest’ultimo.

Attilio Fogazza risulta ancora oggi dipendente di una delle società direttamente controllate da Scimonelli mentre Nicolò Nicolsi era già statofermnato nel 2010 come indiziato di delitto nell’ambito del blitz Golem II per aver tentato d’incendiare le vetture e le macchine di alcuni piccoli imprenditori, al solo fine di agevolare le attività di “Cosa Nostra”.

“Ti fanno fare lo sciacquini, tutte cose senza mangiare né bere, ti arrestano, loro si fanno i c… loro e tu l’hai presa solo in c…”. Così due mafiosi trapanesi, intercettati, commentavano il disinteresse dei clan alle sorti degli uomini d’onore arrestati. Il particolare emerge dall’indagine dei carabinieri che ha portato al fermo di Nicolò Nicolosi e Attilio Fogazza, accusati, insieme a Domenico Scimonelli, già detenuto, dell’omicidio di un ladruncolo Salvatore Lombardo ucciso a Partanna nel 2009.

Le critiche dei due mafiosi non risparmiano il boss latitante Matteo Messina Denaro: “Ma questo che fa? si fa solo i c… suoi e scruscio (rumore, ndr) non ce ne deve essere”, dicono accusando il capomafia di avere imposto una sorta di pax sul territorio, evitando azioni eclatanti, per continuare a fare i propri affari.

“Cioè – proseguono riferendosi alle indagini sui familiari del boss – arrestano i tuoi fratelli e le tue sorelle e tu non fai niente. Ma fai bordello”.  “Non c’è nessun accenno – concludono – Un movimento che sei presente. O no?”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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