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Palazzo Adriano, bracciante ucciso con due colpi in testa

Palazzo Adriano, ucciso bracciante con due colpi in testa

La vittima è Luciano Pecoraro: è stato trovato nel suo podere in una pozza di sangue. Qualcuno gli ha sparato al viso e alla nuca. Indagano i carabinieri

Di Redazione |

Omicidio nel Palermitano. La vittima è un bracciante agricolo, Luciano Pecoraro di 40 anni, incensurato di Palazzo Adriano. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, unitamente ai colleghi del Gruppo di Monreale e della Compagnia di Lercara Friddi.

La vittima, nel tardo pomeriggio di domenica, era stato rinvenuto cadavere in aperta campagna, riverso prono in una pozza di sangue, in un terreno di sua proprietà. Da una prima ispezione cadaverica, la vittima presentava delle ferite al volto e alla nuca, pertanto, gli investigatori non escludevano che la vittima sia stato colto da un malore, perdendo così l’equilibrio e sbattendo poi la testa per terra. Maa tarda sera, a seguito del sopralluogo eseguito dal personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo e dal medico legale dell’istituto Policlinico “Paolo Giaccone”, è stato poi accertato che nella tarda mattinata era stato invece attinto da due colpi di arma da fuoco, che lo avevano attinto al volto e alla nuca.

La salma, su disposizione della Procura della Repubblica di Termini Imerese è stata trasportata presso l’istituto di medicina legale del Policlinico dove verrà eseguito l’esame autoptico.

Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi a cura del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Monreale e della Compagnia di Lercara Friddi, finalizzati ad appurare il movente del delitto. Per tutta la notte i Carabinieri hanno sentito in caserma parenti e vicini del terreno di Pecoraro, per ricostruire le ultime ore e gli spostamenti dell’uomo precedenti il delitto. Sono in corso indagini, e non si esclude nessuna pista investigativa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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