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Catania, rione San Giorgio come Scampia

Catania, rione San Giorgio come Scampia Spaccio all’ombra dei clan mafiosi

Polizia arresta 8 persone, "piazza" controllata dai "Nizza" / VD 1 - 2 

Di Redazione |

La squadra mobile di Catania ha arrestato sette persone su ordine del Gip del Tribunale di Catania che ha emesso su richiesta della Procura Distrettuale etnea un’ordinanza di custodia cautelare.  In manette sono finiti Carmelo Natale Anastasio di 44 anni, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Vincenzo Grasso, 28 anni, pregiudicato, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari; Dario Santostefano, 27 anni, pregiudicato; Giuseppe Santostefano,  42 anni, pregiudicato, già agli arresti domiciliari per altra causa; Maurizio Torrisi, 42 anni, inteso “Mille lire”, pregiudicato; Orazio Vinciguerra, di 25 anni, pregiudicato, già agli arresti domiciliari per altra causa.

Tutti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di avere commesso il fatto al fine di favorire l’attività dell’associazione mafiosa facente capo al “gruppo Nizza”, appartenente al clan Santapaola-Ercolano, e con l’ulteriore aggravante di avere avuto la disponibilità di armi. A Dario Santostefano, Maurizio Torrisi e Orazio Vinciguerra sono anche contestati reati in materia di armi.

L’inchiesta è stata avviata nel mese di maggio 2014 a seguito del sequestro di 260 chilidi marijuana, nonché di un bilancino di precisione ed attrezzatura per il confezionamento delle dosi, all’interno di un garage di Carmelo Natale Anastasio che, nella circostanza, fu anche arrestato.

Le indagini hanno permesso di appurare che la droga, di cui Anastasio era custode, era destinata ad una “piazza di spaccio” ubicata nel quartiere cittadino di San Giorgio, gestita operativamente da Giuseppe Santostefano. Nel breve volgere di alcuni mesi (tra la primavera e l’autunno del 2014) dal contesto delle investigazioni di tipo tecnico emergeva, altresì, che la “piazza di spaccio” era riconducibile alle attività criminali della famiglia “Nizza “, appartenente al clan Santapaola – Ercolano, ed in particolare a quelle della squadra di “San Cocimo”, storicamente facente riferimento a Maurizio Zuccaro, 55 anni, esponente di spicco del clan e al momento detenuto.

L’attività di spaccio, promossa ed organizzata da Maurizio Torrisi, era strutturata sul modello “napoletano”: avveniva nelle ore pomeridiane, serali e notturne con turni predisposti di vedette e pusher.

Il gruppo organizzato da Torrisi era capace di autonomi canali di rifornimento, soprattutto per la marijuana, favorendo all’occorrenza i suoi alleati, anche nello scambio di armi. Dalle investigazioni, supportate da video-riprese, emergeva la disponibilità del gruppo di pistole e fucili.

Il 20 agosto 2014,  fu anche catturato Torrisi che era latitante dall’ottobre 2013 essendo sfuggito ad un ordine di carcerazione per espiare 3 anni e 7 mesi per reati in materia di armi.

Le indagini sono state ulteriormente corroborate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia da cui è emerso che Torrisi curava in prima persona i rapporti con i Nizza, partecipando ad incontri e veri propri summit e ricevendo dai vertici del clan per l’approvvigionamento settimanale cospicui quantitativi di cocaina e marijuana da spacciare nel rione di “San Giorgio”, precisamente in via della Rondine.

Caratteristica peculiare delle indagini, da cui il nome dell’operazione denominata “Kiss”, è che i sodali si salutavano con un bacio in bocca secondo l’uso degli appartenenti alla stessa famiglia mafiosa.

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