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Siracusa, «bulla» sedicenne gelosa

Siracusa, «bulla» sedicenne gelosa picchia in piazza la rivale di 13 anni

Identificata e denunciata dai carabinieri / IL VIDEO CHOC

Di Redazione |

Aggredisce e offende una tredicenne con decine di coetanei che fanno da spettatori e che deridono ed insultano la vittima. È accaduto ad Ortigia, a Siracusa, il 9 gennaio e i carabinieri  hanno denunciato una sedicenne per l’aggressione. Tutto è cominciato con uno scambio di parole poco gradito alla “bulla” generato, pare, da motivi di gelosia. La ragazza ha iniziato ad insultare l’altra giovane colpendola ripetutamente con schiaffi, pugni e calci tanto da farla cadere a terra. A tutto questo si è aggiunto l’atteggiamento del “branco”, cioè di tutti i ragazzi che hanno formato un cerchio intorno alla tredicenne, quasi come se la scena che si presentava ai loro occhi fosse un semplice spettacolo dove loro erano spettatori.

Nessuno, infatti, è intervenuto in difesa della vittima ed anzi gli stessi hanno impedito che le sue amiche potessero aiutarla. Uno di loro ha, inoltre, spinto la tredicenne contro colei che la stava aggredendo, favorendo l’azione violenta. Tutta la scena è stata ripresa con il cellulare di una ragazza amica della bulla (che è stata identificata) la quale, senza alcuna remora, ha chiesto alla 13enne, che finalmente era riuscita a sottrarsi dai colpi, “Come stai?”, per poi ridere. I carabinieri del Comando Stazione di Ortigia, hanno avviato un’indagine, sentendo testimoni e familiari, che ha portato all’identificazione ed alla denuncia dell’autrice dell’aggressione, nonché all’identificazione dei vari soggetti che sono direttamente coinvolti nella vicenda e che hanno favorito la condotta violenta.

La sedicenne si è resa conto del gesto compiuto ed ha ammesso le sue colpe. La ragazzina è stata denunciata dai carabinieri per lesioni e minacce, mentre è ancora al vaglio della Procura dei minori di Catania la posizione di altri due indagati: l’amica della sedicenne che ha ripreso l’intera scena con il telefonino, prendendola in giro e chiedendole anche “Come stai?”, e un giovane che ha spinto la vittima verso la bulla istigando secondo i carabinieri alla violenza. “Le due ragazze frequentano due istituti superiori diversi e provengono da due famiglie normalissime – ha precisato il tenente Tamara Nicolai -. Abbiamo subito individuato i responsabili dell’atto di bullismo senza aspettare la denuncia dei genitori. La vittima è ancora sotto shock. Abbiamo intensificato i servizi pomeridiani e serali nella zona della “Marina” per prevenire altri episodi di questo genere. L’Arma continuerà a svolgere insistente e convinta azione di sensibilizzazione, specie nelle scuole”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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