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Rapporto Dia: «I clan nigeriani "new entry" nel mercato della droga»

La relazione al Parlamento della Direzione investigativa antimafia per il primo semestre 2021

Redazione La Sicilia

07 Aprile 2022, 06:29

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ROMA. In Sicilia, «la coesistenza di diverse matrici mafiose si fa convivenza laddove sullo stesso territorio si giunge ad accordi utilitaristici in uno o più settori di cointeressenza». Lo sottolinea la relazione al Parlamento della Dia per il primo semestre 2021, che registra una novità: «i rapporti con le mafie nigeriane soprattutto nella città di Palermo dove i sodalizi centrafricani sembrano aver acquisito un vantaggio competitivo nel settore degli stupefacenti». 
 «Se non stupisce il ricorso ad alleanze in singoli settori criminali tra famiglie di cosa nostra e clan mafiosi autoctoni», secondo la relazione questi «rappresentano invece un quid novis». In particolare, «i cults nigeriani sono infatti in grado di governare l’offerta e la domanda, i flussi di sostanze stupefacenti e soprattutto i cospicui proventi derivanti da un mercato che si conferma tuttora fiorente nonostante la pandemia».