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Il sindaco di Ribera Carmelo Pace

Vivaista accusa il sindaco di averlo ingannato per avere voti

Le accuse pubblicizzate in tutto il paese

Di Enzo Minio |

 Il sindaco di Ribera Carmelo Pace è “accusato” di avere chiesto voti in cambio dell’uso di un’area comunale. La singolare e vibrante protesta è di un commerciante, Gioacchino Giovinco, vivaista riberese, che ha protestato con un grande cartellone con tanto di scritta contro il sindaco Carmelo  Pace “reo” di avergli tolto l’area comunale sulla quale da qualche mese aveva impiantato un vivaio per la vendita al dettaglio di piante da giardino  e di appartamento. La vicenda ha avuto l’epilogo ieri l’altro , sulla centrale via Imbornone, proprio sulla rotonda, di fronte alla chiesa di San Francesco d’Assisi, quando in mattinata il vivaista ha fatto montare un grande cartellone con la scritta e con l’ ”accusa” contro il primo cittadino di avergli tolto il terreno, circa un migliaio di metri quadri, dove aveva realizzato la sua attività commerciale. Il giorno prima, il vivaista era stato costretto a sgomberare l’area, di proprietà comunale, portando via diverse centinaia di piante mediterranee in vaso e a smantellare la recinzione che fiancheggiava la via Imbornone e il viale Europa. Sempre ieri la polizia municipale è intervenuta sul posto per eliminare il cartellone, visto da centinaia di cittadini, con la scritta di protesta che risulta abbastanza pesante nei confronti del primo cittadino che riporta, tra l’altro, “……il sindaco prima delle votazioni comunali, mi aveva promesso in cambio dei voti della mia famiglia e dei miei amici l’utilizzo di questo terreno……”. Il sindaco Carmelo Pace, da noi subito interpellato, si è detto sorpreso e di non sapere nulla del cartello e che per i fatti descritti dovrà consultare  nella giornata di oggi il suo legale per capire quali provvedimenti intraprendere a tutela del suo nome e della sua carica.  

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