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Agrigento, assunti Girgenti Acque Politici sentiti dai pm della Dda

Agrigento, assunzioni Girgenti Acque Politici sentiti dai pm della Dda

S'indaga su un possibile scambio elettorale politico mafioso relativa all'assunzione di personale nella società che gestisce il servizio idrico integrato in 38 comuni della provincia di Agrigento. 

Di Redazione |

Il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il fratello dell’ex governatore siciliano Totò Cuffaro, Silvio, sindaco di Raffadali, l’ex sindaco della città dei templi Marco Zambuto e altri primi cittadini e politici della provincia di Agrigento sono stati sentiti come persone informate sui fatti, oggi, dal procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia e dal pm Gery Ferrara nell’ambito dell’indagine della Dda sulle assunzioni alla Girgenti Acque, la società che gestisce l’erogazione idrica in 38 comuni della provincia di Agrigento.

L’inchiesta, che ipotizza tra l’altro il voto di scambio politico mafioso, e quindi di competenza della Procura distrettuale, nasce da segnalazioni su assunzioni alla Girgenti Acque di decine di familiari e persone vicine a politici locali. Nel fascicolo ci sono anche alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Presidente della società è l’imprenditore agrigentino Marco Campione, finito ai domiciliari a dicembre per falso e corruzione in un’inchiesta sull’Agenzia delle Entrate condotta dai pm di Agrigento. Campione ha rilevato la Impresem, colosso delle costruzioni coinvolta insieme ai suoi proprietari, gli imprenditori Filippo Salamone e Giovanni Miccichè, nell’indagine sul cosiddetto tavolino: sistema di spartizione mafiosa degli appalti svelato dal pentito Angelo Siino.

Negli scorsi mesi i vertici della Procura di Agrigento, con il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, durante un’audizione davanti la commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti aveva parlato senza mezzi termini di assumificio.

La Dda sta tentando di accertare se Cosa nostra abbia messo le mani sul settore milionario dell’erogazione idrica e se i politici locali abbiano barattato l’affidamento della gestione del servizio idrico con una serie di assunzioni. 

Nei mesi scorsi la Procura di Agrigento aveva inoltre avviato un’inchiesta su una maxitruffa sui contatori dell’acqua che sarebbero stati destinati ai comuni della provincia. I contatori, provenienti dalla Cina – ne sono stati sequestrati centinaia al porto di Palermo – sarebbero taroccati.

Davanti ai pm sono comparsi anche Giuseppe Scalia, ex deputato del Pdl, Maria Iacono, ex sindaco di Caltabellotta e deputato del Pd, Stefano Cusumano, ex senatore dell’Udr, e Rosario Manganella, sindaco di Favara.

Ma Girgenti Acque non ci sta, e attraverso il suo legale, Lillo Fiorello, ha precisato che “nella compagine societaria a partire dalla costituzione della società, ormai dieci anni orsono, nessuno dei soci è stato destinatario di rilievi da parte della Autorità giudiziaria. Tutti gli avvicendamenti societari – ininterrottamente monitorati dagli inquirenti – non hanno registrato cointeressenze con soggetti estranei alla compagine societaria per come acclarato con sentenze divenute irrevocabili. Quanto riportato nell’articolo in ordine a tali cointeressenze – riferite peraltro ad un imprenditore deceduto e non interessato all’assetto societario – con ogni probabilità riprende una voce, già considerata inattendibile per gli stessi fatti richiamati nell’articolo. Unica voce, davvero risalente nel tempo, sulla quale si è ampiamente esplorato e sviscerato in ogni direzione, pervenendosi ad una oggettiva smentita. Quanto al reclutamento del personale, Girgenti Acque S.p.A. opera in assoluta trasparenza, provvedendo alle assunzioni con modalità predefinite, senza accedere a “scambi”, che del resto, a tenore dell’articolo, avrebbero dovuto consumarsi con esponenti appartenenti a tutti i partiti politici. Con riguardo, infine, ad un presunto sequestro di contatori di acqua , asseritamente avvenuto presso il porto di Palermo, si segnala che la notizia è destituita di fondamento: nessun sequestro di contatori è mai stato eseguito in pregiudizio di Girgenti Acque S.p.A.. Sorprende, pertanto, il riferimento a fatti nella realtà mai accaduti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA