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Timpa di Acireale e Valle dei Templi

Timpa di Acireale e Valle dei Templi Riprendono le demolizioni degli abusi

A novembre giù l'hotel - ecomostro, da lunedì ruspe ad Agrigento

Di Gioacchino Schicchi |

Entro la metà di novembre saranno consegnati i lavori di demolizione dello scheletro del manufatto denominato “Hotel Santa Maria la Scala”. Lo prevede l’avviso di Gara, che ha scadenza 31 marzo 2016, pubblicato dall’Ufficio del Genio Civile di Catania sul sito della Regione Siciliana. Lo rende noto il Comune di Acireale sull’immobile noto come “l’ecomostro della Timpà. “Possiamo finalmente avere certezza che ben presto la Riserva della Timpa e Santa Caterina saranno liberati dallo scheletro di cemento dell’hotel – afferma il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo – rimasto a memoria delle speculazioni edilizie di metà degli anni Novanta. Dal bando si evincono già tempi certi per l’esecuzione dei lavori, tra ottobre 2016 e il prossimo febbraio. Ricordiamo che bisogna rispettare le prescrizioni dell’assessorato Territorio e Ambiente e quindi l’intervento non potrà essere realizzato durante il periodo riproduttivo e migratorio delle specie protette. Andremo avanti – annuncia il sindaco di Acireale – dando ancora un segnale importante dell’importanza della tutela e della valorizzazione del nostro territorio e dell’ambiente con la rimozione dell’amianto da Pozzillo”.

Nella Valle dei Templi invece le ruspe torneranno il prossimo 22 febbraio. Dopo un lungo periodo di silenzio servito soprattutto agli uffici a fare il punto sulle procedure da seguire rispetto agli aspetti burocratici ed economici, adesso sembra che tutto sia pronto per un nuovo “via libera”. Al momento, comunque, pare che il Comune non abbia una lista complessiva perché, appunto, sarà prima necessario spendere i fondi residui del precedente appalto per poi procedere all’utilizzo delle restanti somme stanziate con il bilancio di previsione 2015 a fine dicembre scorso.

Tra le struttura da destinare all’abbattimento, oltre a piccoli interventi di “bonifica”, come l’eliminazione di muretti o la pulizia di terreni vi sarebbe però anche la demolizione di una casa nella zona di Poggio Muscello attualmente abitata da un nucleo familiare completo che avrebbe ricevuto solo nei giorni scorsi il decreto di demolizione come un vero e proprio “fulmine a ciel sereno”.

Se gli stessi tenteranno in qualche modo di resistere al procedimento questo non è chiaro. Quello che è certo è che, per quanto le posizioni pubbliche su questo tema si siano ormai ridotte praticamente al lumicino, quasi che non si tratti più di una questione di interesse pubblico – e lo è, sia che siate schierati sul fronte dei colpevolisti che ci si trovi tra gli “abusivi di necessità” – le procedure di natura strettamente burocratica non si sono fermate e, appunto, stanno adesso arrivando a pieno compimento. La discontinuità negli interventi di demolizione, comunque, rimarrà invariata in futuro. Questo perché il Comune, come noto, non è di certo nelle condizioni per affrontare un impegno economico di questa portata, per quanto, ha ribadito la Regione in più occasioni, la competenza, tecnica ed economica, rimane in carico ai Municipi. In tal senso Palazzo dei Giganti sta tentando di affrontare la questione in sede al tribunale amministrativo regionale, senza, però, attualmente avere notizie del proprio ricorso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA