Blitz Sangue blu, scarcerato il mascalese Gerardo Zammataro
Il Tribunale del Riesame ha annullato l'ordinanza del gip accogliendo il ricorso del difensore, l'avvocato Michele Pansera
Torna in libertà Gerardo Zammataro, 47enne di Mascali, finito ai domiciliari per spaccio perché coinvolto nel maxi blitz antimafia Sangue Blu. Il Tribunale del Riesame, collegio presieduto da Gabriella Larato, ha annullato l'ordinanza del gip accogliendo il ricorso del difensore, l'avvocato Michele Pansera.
L'indagato è coinvolto in una serie di compravendite di droga – precisamente marijuana – con gemelli Gabriele e Antonino Santapaola, fratelli del più noto Ciccio arrestato nel 2016 come capo della cupola di Cosa nostra. Da evidenziare che si tratta dei figli di Turi Colluccio Santapaola, cugino del padrino Nitto.
Ma torniamo alla posizione investigativa di Zammataro. Nelle 4 pagine dell'ordinanza del Riesame sono elencati i capisaldi che hanno portato il giudice a disporre la misura cautelare. Il nome del 47enne mascalese viene fuori in una vicenda di approvvigionamento di droga. Nel 2018 Zammataro, secondo il mosaico accusatorio, avrebbe ricevuto 8 kg di “erba” facendo da intermediario di Gabriele Santapaola, allo scopo di non fare apparire quest'ultimo come «l'effettivo acquirente».
I giudici hanno però rilevato nella contestazione «una carenza di esigenze cautelari». Il Riesame, nelle contestuali motivazioni, ha evidenziato la lontananza temporale dei fatti oggetto di reato e (4 anni fa, ndr) e l’incensuratezza dell’indagato. Quadro che smentisce – secondo il Tribunale - il pericolo di reiterazione del reato sollevato dal gip nell'ordinanza dello scorso settembre. Non solo, per il Riesame Zammataro non avrebbe alcuna autonomia e professionalità nel narcotraffico. Esaminando tutti i tasselli, il Tribunale ha disposto la liberazione dell'indagato.