Fondi Ue sprecati e danni all'immagine
Fondi Ue sprecati e danni all’immagine Condanne per 28 milioni dalla Corte dei conti
E la magistratura contabile indaga anche sui beni confiscati
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E ha messo a fuoco, oltre alla figura del magistrato, anche quella degli amministratori giudiziari. Per molti vengono ipotizzate responsabilità gestionali: favoritismi, interessi personali, perfino vantaggi per amici e parenti.
“L’argomento – ha detto Aloisio – è di forte impatto sociale e di grande rilievo perché sottopone all’esame dell’opinione pubblica la validità di un sistema che converte alla legalità un segmento di economia illecita, affidandone la gestione a professionisti incaricati dallo Stato”.
Nel caso Saguto e in tutti gli altri che coinvolgono amministratori giudiziari si è posto, ha tuonato il procuratore regionale, “una questione morale ineludibile: nessuno può tirarsi fuori dal rispetto delle regole, tanto più chi ha giurato allo Stato di farle rispettare”.
Aloisio ha puntato il dito sui magistrati e sugli amministratori sotto inchiesta ma ha anche ricordato che sono stati altri colleghi a promuovere le indagini e a mettere sotto accusa un “sistema” perverso. La Procura regionale ha poi aperto una serie di istruttorie nei confronti di vari “paladini dell’antimafia”. Il caso più eclatante è quello di Roberto Helg, il presidente della Camera di commercio di Palermo arrestato mentre intascava una tangente di centomila euro.
“I fenomeni corruttivi – ha detto il procuratore – restano una realtà molto diffusa: nel 2015 abbiamo riscontrato almeno un centinaio di casi”.
Il procuratore Aloisio si è soffermato anche sui casi di assenteismo. Negli ultimi cinque anni – ha rilevato – il Comune di Palermo ha licenziato 44 impiegati assenteisti, altri 68 sono stati licenziati dalle società partecipate. Nel 2015 sempre al Comune di Palermo sono state avviati 297 procedimenti disciplinari (129 conclusi con sanzioni) e altri 570 (tutti definiti) sono stati promossi dalla Rap, l’azienda che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tra i casi che hanno suscitato un “considerevole clamore mediatico” Aloisio ha richiamato quello di numerosi vigili urbani di Palermo sui quali indagano sia la magistratura ordinaria sia quella contabile. Il caso “ha ingiustamente gettato discredito sull’intero Corpo, costituito da centinaia di donne e di uomini giornalmente impegnati in delicati servizi a tutela della collettività”.
Ma le regole che, a partire dalla “riforma Brunetta” prevedono misure severe, vengono applicate in Sicilia “a macchia di leopardo”. Aloisio ha citato, su tutti, il caso della Regione che negli ultimi tre anni ha licenziato per assenteismo “appena dodici dipendenti su un totale di circa ventimila”.
Nel complesso, la Procura regionale ha avviato nel 2015 “sull’intollerabile fenomeno di assenteismo dei pubblici dipendenti” una quarantina di istruttorie. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA