Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

L'agrigentino Santino Macaluso

Santino Macaluso torna ad uccidere

Stava scontando la pena per il duplice omicidio di Pietro De Luca e Giusy Sicilia due giovani agrigentini trucidato a colpi di pistola  

Di Antonino Ravanà |

Santino Macaluso, 54 anni, di Agrigento, è stato arrestato a Udine per l’omicidio dell’ex primula rossa del banditismo sardo Antonio Floris, di 61 anni, assassinato nel novembre dell’anno scorso, nell’oasi dei “Padri Mercedari” di Padova. Macaluso stava seguendo, come Floris, un percorso di reinserimento lavorativo, dopo aver scontato una pena di 26 anni per il duplice delitto, scoperto il 18 maggio del 1992, degli agrigentini Giusy Sicilia, all’epoca 27enne e Pietro De Luca, 37enne, rappresentante di commercio originario di Favara. Ed è dal carcere, dove Macaluso e Floris, si sono incontrati, che sarebbe partito tutto. Il sardo aveva accusato di furto l’agrigentino, indicandolo come l’autore di alcuni colpi avvenuti all’interno della sua cella della casa circondariale di Padova. La vittima, giunto quasi alla fine dei suoi 16 anni di galera per un duplice tentato omicidio, esattamente come Macaluso, lavorava in una cooperativa ed è qui, che è stato ritrovato morto, nascosto dietro una legnaia e massacrato con numerosi colpi di bastone alla testa.  Come nei migliori gialli, l’assassino ha commesso degli errori e sul luogo del delitto ha dimenticato un berretto. Al momento del delitto faceva buio e, nonostante abbia fatto il possibile per nascondere le tracce di sangue, lavando con una pompa il pavimento, un dettaglio gli è sfuggito. All’interno del copricapo sono stati trovati cinque capelli, che hanno permesso di risalire al proprietario e collegare i fatti. Ora è di nuovo in cella con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Con la nuova cattura di Santino Macaluso, la mente torna indietro nel tempo a più di ventitré anni fa, quando l’agrigentino avrebbe trucidato a colpi di pistola i due giovani agrigentini. Movente del duplice assassinio:  vendicare l’onore della sorella, abbandonata da Pietro De Luca, che era andato a vivere con Giusy Sicilia. Ma anche per vendicare la morte del fratello Ivano, rimasto ucciso dalla droga. Ambiente nel quale aveva conosciuto Giusy Sicilia. La coppia aveva da poco tempo iniziato una relazione sentimentale e i due avevano deciso di vivere insieme. Per questo De Luca aveva lasciato la moglie, un’avvenente agrigentina, sorella di Santino Macaluso. I carabinieri di Agrigento arrestarono Macaluso, insieme ad un complice, due giorni dopo il ritrovamento dei corpi crivellati della giovane coppia. Storia tragica quella tra Pietro De Luca e Giusy Sicilia. La passione scoppiata all’improvviso, e la volontà di De Luca, di aiutare la giovanissima compagna ad uscire dal tunnel dell’eroina.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: