Taila e la notte al gelo sull'Etna: «Ecco come sono riuscita a sopravvivere»
L'escursionista brasiliana di 33 anni si era persa sul vulcano a quota 2800 giovedì pomeriggio ed è stata ritrovata venerdì a mezzogiorno nella Valle dei Bove
Una piacevole passeggiata ad alta quota sull’Etna nel giorno dell’Immacolata si è trasformata in una disavventura, fortunatamente a lieto fine, per un’escursionista di nazionalità brasiliana ritrovata e messa in salvo sul vulcano.
La donna, 33 anni, originaria di Porto Alegre capitale dello Stato del Rio Grande do Sul, risultava dispersa dal pomeriggio di giovedì sul percorso che attraversa la Serra Giannicola Grande, nella zona della Valle del Bove, a quota 2.800 metri sul livello del mare, sul versante Sud dell’Etna.
Nonostante abbia passato la notte all’addiaccio, è riuscita a salvarsi riparandosi all’interno di un anfratto.
Lunghi capelli biondi e viso pulito solcato dal freddo, Taila, indossa un maglione a collo alto grigio, un pile blu, un altro maglione di lana con scollo a V a quadratini bianchi e jeans neri. Ha addosso la giacca a vento gialla che l’ha “salvata”. Dopo averla recuperata, i soccorritori la coprono con un plaid, mentre lei provata, ma felice accenna un sorriso e ringrazia “Thanks to you”...dice rivolendosi a uno di loro.
«Mi sono riparata tra le rocce - racconta in perfetto italiano Taila a La Sicilia - e poi questa mattina (ieri, ndr) ho iniziato a scendere lungo il sentiero. Sentivo gli elicotteri e ho visto le luci dei soccorritori, ma non riuscivo a farmi vedere. Avevo addosso il mio giubbotto giallo e ho pensato “Mi vedranno, prima o poi...” e ho iniziato a sbracciarmi e a urlare come una pazza. Ho capito che stavano cercando me. Nel frattempo avevo perso il cellulare che mi era volato giù ed ero completamente disorientata...».
Le tracce di Taila si erano perse intorno alle 16.30 di giovedì dopo che era riuscita a inviare la sua ultima posizione, che la localizzava a Nord della zona di Torre del Filosofo, lontana dai sentieri e dalle piste battute. Intorno alle 17.30, è arrivata alla Stazione Sagf di Nicolosi una richiesta di intervento da parte degli operatori della Funivia dell’Etna, per la ricerca della turista, che, dopo aver raggiunto la stazione di partenza della teleferica, aveva intrapreso in solitaria un’escursione dirigendosi verso le quote sommitali del vulcano, perdendo l’orientamento e non riuscendo più a rientrare al luogo di partenza.
Attivati i soccorsi, con le squadre composte dai militari del Sagf, dai volontari del Cnsas e dai vigili del fuoco (dei Distaccamenti di Adrano di Paternò) si sono subito adopeti per la ricerca di Taila. Le condizioni meteo particolarmente avverse e la tarda ora hanno poi costretto i soccorritori a sospendere le operazioni alle 22.30 di giovedì. Le attività di ricerca sono riprese all’alba di ieri con l’impiego di un elicottero della Sezione Aerea di Manovra della Guardia di Finanza con sede all’aeroporto di Catania Fontanarossa, in supporto alla motoslitta e al “gatto delle nevi”.
Taila è stata individuata dalle squadre di soccorso ieri intorno a mezzogiorno: attraversando il terreno ghiacciato con delle comuni scarpe da ginnastica era riuscita a raggiungere il fondo della Valle del Bove. La donna, visibilmente provata dalle intemperie e dalla lunga notte trascorsa all’addiaccio - inizialmente con una lunga camminata notturna e successivamente cercando riparo - era in buone condizioni generali. I soccorritori, dopo averle prestato le prime cure, hanno intrapreso in sicurezza la via del rientro con la Taila che su i suoi piedi e stretta nell’abbraccio di chi l’aveva salvata ha iniziato il suo lungo racconto della disavventura.
L’intervento dei militari della Stazione Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) di Nicolosi si è concluso a Piano del Vescovo dove era in attesa un mezzo del 118 con il personale sanitario che ha provveduto a verificare le sue condizioni di salute.
Per l’escursionista, dunque, solo un grande spavento e l’emozione nei suoi occhi quando i volontari le dicono di avere già contattato l’amica Karin e di averla rassicurata sul suo ritrovamento.
Non è la prima volta che sull’Etna turisti, escursionisti o anche semplici avventurieri si imbattono in condizioni meteo che improvvisamente cambiano o peggiorano o nel bel mezzo di una bufera di vento o neve.
«Durante le escursioni - raccomandano dal Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Catania - si raccomanda di adottare tutte le precauzioni previste in montagna, compreso l’utilizzo di attrezzature adeguate, per evitare che una piacevole camminata si tramuti in una brutta avventura».